Alex Zanardi sta ancora lottando per tornare ad una vita normale, dopo il gravissimo incidente di cui fu vittima oltre un anno fa, ma non ci fu alcuna responsabilità colposa del camionista Marco Ciacci. Lo ha stabilito oggi il gip di Siena Ilaria Cornetti, archiviando l’indagine.

L’incidente avvenne il 19 giugno 2020 quando il campione paralimpico si scontrò con la sua handbike contro l’autoarticolato di Ciacci che proveniva dalla parte opposta sulla provinciale 146 tra San Quirico d’Orcia e Pienza, in provincia di Siena.

LE INDAGINI

La Procura di Salvatore Vitello aprì un fascicolo, ma concluse con un nulla di fatto precisando l’assenza di responsabilità del camionista nell’impatto. A supporto della richiesta di archiviazione c’era la consulenza tecnica dell’ingegner Dario Vangi, che aveva portato i magistrati a stabilire come non ci fosse “alcun nesso causale tra la condotta tenuta da Marco Ciacci, alla guida dell’autoarticolato, e la determinazione del sinistro stradale in seguito al quale Zanardi riportava gravi lesioni”.

La famiglia si è subito opposta sulla base del parere dell’ingegner Giorgio Cavallin, il quale attribuiva “una efficacia causale alla condotta del conducente dell’automezzo”. Secondo l’esperto, infatti “il parziale superamento della linea di mezzeria, ha determinato la manovra di sterzo a destra dello Zanardi, da cui conseguiva la perdita di controllo del mezzo”. Ora, però, il caso è chiuso.