Ieri sera a Belve è stato risolto il mistero cosiddetto sugo-gate di Antonella Clerici. La conduttrice, intervistata da Francesca Fagnani, ha svelato il nome dell’artista che avrebbe rifiutato di partecipare al Festival di Sanremo da lei condotto nel 2010 perché, a suo dire, la conduttrice “sapeva troppo di sugo”.

Il nome in questione fatto dalla Clerici è quello di Luciano Ligabue

“Cosa mi fa arrabbiare? Quando mi dicono che so troppo di sugo. Molti cantanti non sono venuti al mio Festival di Sanremo per una sorta di pregiudizio. E uno disse: ‘Sa troppo di sugo’”.

“Allora me l’hanno riferito, per cui premetto: se non è vero chiedo scusa, ma se è vero mi aspetto le sue scuse. Il cantante era Ligabue. Io ho fatto di tutto per averlo al mio festival, mi piaceva tanto, immaginavo io e lui che andavamo via in Harley Davidson. Sono rimasta così male, detta da lui questa cosa è ancora più grave. Sappiamo tutti e due di sugo, è un bel maschione, un po’ rozzo”.

 

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Era il maggio dello scorso anno quando Clerici, durante una puntata del suo È sempre mezzogiorno, si lanciò in difesa della food blogger Benedetta Rossi dopo un’ondata di attacchi social da parte di hater. “Parlare di cucina non è di serie b, attraverso la cucina passa la cultura e voi radical chic non lo avete ancora capito”, aveva detto la conduttrice prima di svelare un aneddoto e far partire così il sugo-gate.

 La risposta di Ligabue

La replica di Ligabue è arrivata mentre la puntata di Belve era ancora in onda. Una smentita in piena regola da parte del rocker italiano fatta sulle sue Instagram stories: “Cara la mia Antonella: no, non ho mai detto che tu sappia di sugo. Scusa se sorrido ma è una roba troppo assurda”.

Il 64enne ha confermato di aver detto no al Festival di Sanremo condotto da Antonella Clerici, ma per altri motivi: “Se ho detto di no alla tua edizione di Sanremo è perché ho detto di no a diverse altre edizioni di Sanremo a cui mi hanno invitato per il motivo che a me Sanremo mette molta tensione. Preferisco fare musica in contesti in cui mi sento più rilassato. Quindi l’unica ragione è quella”.