R. Kelly, la voce che accompagna le celebri note di «I Believe I Can Fly», è stato arrestato a Chicago per adescamento di minori, pedopornografia e ostruzione alla giustizia.

Il cantante, 52 anni e star della musica R’n’b, combatte con accuse di questo tipo dal lontano 2002, quando venne trovato per la prima volta in possesso di materiale pedopornografico, con tanto di video che lo ritraeva a letto con una ragazzina. A stretto giro arrivano anche le accuse di molestie della sua ex-moglie, Andrea Lee Kelly, ballerina con cui il cantante ha avuto tre figli. Nel 2008, però, una sentenza lo aveva giudicato non colpevole per insufficienza di prove. 

L’attenzione per le sue vicende giudiziarie si è riaccesa a inizio anno dopo la messa in onda di R. Kelly – vittime di una popstar, serie evento premiata con un MTV movie e tv awards, seguita dal documentario R. Kelly – Dopo la bufera. Questa nuove accuse potrebbero stabilirne il definitivo oscuramento e il boicottaggio totale da parte dell’industria musicale.

Il suo brano più famoso, «I believe I can fly», ce lo ricordiamo tutti, quel bellissimo pezzo melodico che ci faceva ondeggiare la testa e cantare a ritmo. Uscito nel 1996, il brano fu inserito nella colonna sonora del film Space Jam e raggiunse le vette delle classifiche musicali per molto tempo. Nel corso della sua carriera, R. Kelly ha collaborato anche con artisti importanti, quali Céline Dion, Jay-Z,  Usher e Justin Bieber. 

 

Fonte: Il Corriere