Nick Carter, star indimenticata dei Backstreet Boys, sta affrontando uno dei momenti più difficili della sua vita: prima la morte del fratello, Aaron, poi, adesso, l’accusa di stupro da parte di una sua fan che ai tempi dell’accaduto era minorenne. Shannon “Shay” Ruth, 39enne affetta da autismo, ha indetto una conferenza stampa insieme ai suoi avvocati e ha accusato il cantante di averla violentata nel 2001:

“Gli ultimi 21 anni sono stati pieni di confusione, dolore, frustrazione vergogna e autolesionismo. Ed è stato il risultato diretto del fatto che Nick Carter mi ha stuprata. Anche se sono autistica e soffro di paralisi cerebrale, nulla ha avuto su di me un impatto negativo pari a quello causato da Carter”.

La donna ha, inoltre, aggiunto:

“Dopo che mi ha violentata, ricordo che mi ha insultata e mi ha afferrato e mi ha lasciato lividi sul braccio. Carter ha cercato di spaventarmi fino a farmi tacere… era cattivo e minaccioso. Solo perché Nick Carter è una celebrità non significa che sia perdonato per suoi crimini”.

Questa non è la prima accusa di molestia sessuale a carico di Carter. Già nel 2017 l’icona musicale degli anni 90 venne denunciato da Melissa Shuman, ex componente del gruppo Pop Dream. La musicista aveva dichiarato di essere stata aggredita sessualmente da Nick all’età di 18 anni, mentre lui aveva 22 anni. Oggi però l’accusa è ben più grave perché, se lo stupro venisse confermato, la ragazza all’epoca dei fatti risultava essere minorenne.