Nel 1991, a vent’anni dalla morte di Jim Morrison, celebre leader del gruppo The Doors, usciva il film biografico diretto da Oliver Stone. Nel cast della pellicola troviamo Val Kilmer nei panni di Morrison, Meg Ryan in quelli  della sua fidanzata Pamela Courson e Kevin DillonKyle MacLachlan e Frank Whaley nei panni dei restanti componenti del gruppo, John Densmore, Ray Manzarek e Robby Krieger.

Il film venne accolto tiepidamente da critica e pubblico (incassò solamente 34 milioni a fronte di un budget di 32) ma rimane un cult degli anni novanta e una delle interpretazioni più apprezzate di Val Kilmer. Proprio su di lui dedichiamo il nostro consueto approfondimento settimanale, indagando sulla sua preparazione al ruolo e sui suoi effetti.

Il casting

Quando sul finire degli anni ’80 Oliver Stone cominciò a studiare il cast, pensò al nome di Val Kilmer per il ruolo di Jim Morrison, dopo averlo visto nel film fantasy di Ron Howard Willow.

Kilmer aveva un timbro canoro molto simile a quello di Morrison ed era molto interessato a prendere parte al progetto. Nel tentativo di convincere il regista ad affidargli quel ruolo, spese un mucchio di soldi di tasca sua per realizzare un video di otto minuti di audizione, nel quale cantava e interpretava Morrison in varie fasi della sua vita. Inizialmente Stone aveva offerto la parte a Ian Astbury dei The Cult, ma quest’ultimo aveva rifiutato, non allettato dal modo in cui veniva rappresentato Morrison. Alla fine Kilmer ottenne la parte. 

La preparazione: come diventare Jim Morrison

Calarsi nei panni di Jim Morrison non è stato affatto semplice. Per prepararsi al ruolo, Kilmer dovette perdere diversi chili (e in seguito re-ingrassare per le scene degli ultimi anni di vita) e studiare a memoria per sei mesi tutte le canzoni dei Doors. Nel film è possibile sentire la sua vera voce (usata principalmente nelle inquadrature da vicino), alternata a quella di Morrison (messa nelle inquadrature più lontane). Gli stessi membri dei Doors affermarono che Kilmer fece un lavoro egregio con il canto, non riuscendo loro stessi distinguere la vera voce di Morrison dalla sua.

Kilmer cercò di diventare un tutt’uno con Morrison anche in altri modi, indossando ogni giorno in suoi vestiti e vagabondando tra le strade di Los Angeles che il leader dei Doors era solito percorrere. Jerry Hopkins, autore della biografia di Morrison, ha raccontato di aver visto una volta Kilmer in una cabina telefonica vestito come Jim e di averlo scambiato per quello vero, pensando come prima cosa: “Non ricordavo che Jim fosse così alto”.

 

Come uscire da Jim Morrison 

Val Kilmer si poterà con sé un ricordo permanente del suo lavoro per il film The Doors. Durante una ripresa in cui si doveva buttare dal palco tra la folla, uno stuntman non riuscì a prenderlo e lui volò dal palco, rompendosi il braccio. La frattura gli ha lasciato un bozzo sul gomito destro, chiaramente visibile anche nel film Heat – La sfida del 1995.

Finite le riprese, Kilmer era letteralmente consumato da Morrison; l’aveva vissuto così intensamente che dovette richiedere assistenza psichiatrica ed entrare in terapia per cercare di far uscire Jim dalla sua testa. 

Che cosa ne pensate voi del film? Vi è piaciuta l’interpretazione di Val Kilmer? Ditecelo nei commenti!