Il film

Batman riemerge dalle tenebre e dal mistero della notte per un’altra avventura a Gotham City. Questa volta deve combattere il malvagio, folle e pericolosissimo Pinguino, oltre a doversi occupare anche di una seconda minaccia, la subdola e seducente Catwoman.

Questa la trama di Batman – Il ritorno, uscito nel 1992 che vede nel cast Michael Keaton come Batman, Danny De vito come Pinguino, Christopher Walken e la bellissima Michelle Pfeiffer come Catwoman.

L’aneddoto di Michelle

Il film,diretto dal maestro Tim Burton, è sicuramente una delle migliori trasposizioni cinematografiche del cavaliere oscuro. Riguardo qualche curiosità dal set Michelle Pfeiffer qualche anno fa, in occasione del compleanno del film, è tornata a parlare di quell’esperienza.

Nel film, dopo essere caduta da un grattacielo, la donna non trova la morte come ci si potrebbe aspettare, ma si trasforma nella felina Catwoman. E sebbene la stessa Catwoman mantiene una presenza antagonistica a fianco del pinguino di Danny DeVito per tutto il film, le due parti condividono una scena che rimane la più memorabile per l’attrice oggi: per spaventare Pinguino, Catwoman tiene in bocca un uccello vivo (è inevitabile, la metà di voi avrà fatto un sorriso dopo la frase).

Parlando così con l’Hollywood Reporter, la Pfeiffer e Burton qualche tempo fa hanno avuto modo di parlare del film e soprattutto di quella sequenza. Il regista ha infatti spiegato: «Non credo di essere mai stato così impressionato. Aveva un uccello vivo in bocca mentre la telecamera stava filmando. Erano circa 4 o 5 secondi, poi lo lasciò uscire. Era prima dell’avvento del digitale ed era sinceramente incredibile, sembrava un effetto speciale.»

Intervenendo, poi, l’attrice ha rivelato: «Guardandomi indietro mi chiedo “cosa diavolo stavo pensando? Avrei potuto contrarre una malattia o qualcos’altro nel tenere un uccello vivo in bocca!”, eppure al tempo mi sembrava un’idea grandiosa. Non credo poi che l’uccello fosse drogato o altro. Abbiamo girato quella scena una sola volta. Penso che a Tim piacesse torturarmi un po’, come una fratello minore». Ecco la scena: