Come ci si prepara per impersonare uno dei più famosi (e più enigmatici) performers della storia?

Il duro compito è spettato a Rami Malek, l’interprete principale di Bohemian Rhapsody, il biopic sul gruppo dei Queen che focalizza l’attenzione sul frontman, Freddie Mercury. Un progetto molto ambizioso che ha dovuto affrontare diverse complicazioni per essere completato, tra cui problemi di budget iniziali e l’abbandono di Bryan Singer, il regista, a pochi mesi dall’inizio delle riprese. A quanto pare Singer è stato licenziato dalla produzione per le sue continue assenze sul set e per i diversi scontri con Malek mentre lavoravano insieme.

Comunque sia, siamo tutti d’accordo sull’enorme difficoltà nel recitare il ruolo di Freddie e speriamo vivamente che Malek, attore che ha dimostrato finora un grande talento, possa riuscire al meglio nell’impresa. Dalle parole da lui pronunciate, sembra proprio che abbia messo tutto se stesso per questa parte, tanto che era così preso all’idea di interpretare il frontman dei Queen che è volato a Londra per studiarne la vita e la carriera molto tempo prima che il film avesse i finanziamenti adeguati per andare in produzione. Si è letto ossessivamente le sue biografie, ha visto vecchi video e si è confrontato con i membri dei Queen, Roger Taylor e Brian May, già sulla nave del progetto, Ecco le parole di Malek in un’intervista a Entertainment Weekly:

Mi studiavo e riguardavo in continuazione le sue interviste ed esibizioni per vedere tutti i suoi lati diversi. Ovviamente c’è il lato da coraggioso e sfacciato intrattenitore che cattura il palco. Ma c’è anche un essere umano, capace di essere solitario e remissivo. È stata una grande sfida già solo correlarmi con la persone che era Freddie, cresciuto a Zanzibar, poi mandato a scuola a Bombay, scappato da una rivoluzione e volato a Londra con la sua famiglia. Un’infanzia emblematica per una persona che muore dalla voglia di trovare un’identità propria.

Malek ha inoltre aggiunto che che il suo tuffo nella vita di Mercury è diventato la sua ancora di salvezza quando la produzione ha iniziato a mostrare le turbolenze di cui sopra.

Quello di cui ero certo è che non avrei mai lasciato questo film incompiuto. Ogni momento in cui c’era una faida sul set, mi chiedevo: “cosa farebbe in questo caso Freddie?” E ve lo garantisco, l’avrebbe portato fino alla fine.

Per quanto riguarda l’aspetto fisico, Malek recitava con dei denti finti, per rendere una delle caratteristiche di Freddie Mercury, il cosiddetto ‘sovramorso’ o retrusione mandibolare.

Quando mi mettevo quei denti, avveniva un cambiamento viscerale alla performance. Quando me li sono tolti alla fine del film, mi sono sentito come nudo.