Una piccola selezione che racchiuda le migliori sigle dei cartoni animati anni 80 è cosa alquanto ardua. Proviamo comunque a ricordarne alcune tra le più belle:

Ufo Robot Goldrake

Il super robot per eccellenza, almeno per noi italiani, è proprio Goldrake, primo anime robotico a debuttare in Italia proprio 40 anni fa, il 4 aprile del 1978. Basta solo l’incipit: “Si trasforma in un razzo missile…” e non si può fare a meno di cantarla a scuarciagola. Una pietra miliare!

L’uomo Tigre

Anche per questo anime, che molto prima del boom televisivo del wrestling ci fece scoprire il colorato e inimitabile mondo del catch giapponese e il grandissimo cuore di Naoto Date, le prime note sono già un invito alla lacrima facile. Ascoltate per bene la sigla e non ditemi che quel geniaccio della musica che è Riccardo Zara (insieme ai Cavalieri del Re) non sia riuscito a comporre un pezzo originale e musicalmente prorompente! Selvaggiamente geniale!

Capitan Harlock

Cosa vuoi dire di più su Capitan Harlock se non cantare ad occhi chiusi la splendida sigla composta da Luigi Albertelli e Vince Tempera… mica due qualsiasi eh! Cult!

Ken il guerriero

Quando Ken il guerriero e la Divina Scuola di Hokuto debuttarono sui teleschermi italiani avevi già alle spalle la saga di Mad Max, per cui l’amore per Kenshiro e le sue sette stelle fu istantaneo, come fulminante fu ascoltare la prima volta l’inconfondibile sigla dell’anime ispirato al manga di Tetsuo Hara e Buronson. Epica!

Jeeg robot d’acciaio

Questa è una delle sigle più riuscite di sempre, capace di essere mitica sia nella versione giapponese di Ichiro Mizuki con la sua Kotetsu Jeeg, sia con l’altrettanto mitico adattamento italiano cantato da Roberto Fugu, voce per anni scambiata per quella di Piero Pelù e al centro di una delle leggende metropolitane più famose riguardanti i cartoni animati. Metallica!

Daitarn 3

La sigla di Daitarn 3 non ha bisogno di presentazioni. Si ama e basta e, ovviamente si canta con tutto il fiato che si ha in corpo! Mitica!

Holly e Benji

Con tutto il rispetto per le versioni arrivate successivamente, la sigla di Holly e Benji, l’anime sul calcio arrivato dal Giappone e che paradossalmente ha influenzato pesantemente la cultura di un popolo pallonaro per antonomasia, è soltanto quella originale della prima edizione italiana.

Occhi di gatto

Ecco che arriva anche il momento di Cristina d’Avena, la reginetta italiana delle sigle dei cartoni animati con uno dei suoi cavalli di battaglia, l’opening di un anime che ha letteralmente stregato e fatto innamorare un’intera generazione di ragazzini.

Lady Oscar

Eccoci giunti finalmente a lei, la sigla che forse più è impressa nell’immaginario collettivo degli italiani. Il brano, composto guarda caso da Riccardo Zara e cantato da Clara Serina e tutti I Cavalieri del Re, è una vera marcia trionfale in ogni senso perché fu un incredibile successo discografico e rappresenta il cavallo di battaglia della celebre band autrice di tantissime sigle indimenticabili.