Britney Spears ha deciso di riprendere in mano la sua vita. La popstar ha infatti chiesto ad un tribunale di non affidare nuovamente al padre Jamie il ruolo di tutore legale delle sue finanze.

Come ben noto, tra il 2007 e il 2008, la Spears ebbe una grave crisi nervosa in seguito alla quale fu sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio. Da allora, Spears non ha più il controllo delle sue finanze, passate nelle mani del padre appunto. Tra i due non vige però un buon rapporto e la questione della tutela ha fatto parlare molto di sé negli ultimi anni, suscitando non poche polemiche tra i fan della popstar che credono che lei sia stata costretta ad accettare l’accordo, tanto da dar vita a un movimento identificato dall’hashtag #FreeBritney che periodicamente entra tra le tendenze dei social network.

 

Ora, come riferisce Bbc, secondo un documento del tribunale depositato presso la Corte Superiore della California a Los Angeles «Britney è fortemente contraria al ritorno di James come conservatore della sua persona» dunque la tutela potrebbe essere interrotta dopo 12 anni. 

Il documento spiega che la cantante era inizialmente favorevole al ruolo assegnato al padre, che «l’ha salvata da un crollo, dallo sfruttamento da parte di individui predatori e dalla rovina finanziaria e l’ha resa in grado di riconquistare la sua posizione di performer di livello mondiale». Tuttavia, Britney adesso vuole che il suo manager Jodi Montgomery, che ha preso il posto di suo padre durante la sua assenza, diventi il ​​suo sostituto permanente, una volta che la tutela sarà nuovamente ripristinata, ovvero dopo il 22 agosto.