Nel suo libro Due Palle di..Natale, Neri Parenti ha voluto raccontare alcuni aneddoti dei suoi film insieme ad alcuni problemi riscontrati con alcuni membri del cast. Oggi è il turno di Christmas in Love, cinepanettone del del 2004

Il film, in quell’anno, è stato un successo ai botteghini, incassando € 17 441 993. Nella pellicola ci sono due attori statunitensi: Ronn Moss e Danny DeVito. Fu il penultimo film di Massimo Boldi & Christian De Sica: esso segnò la fine del duo comico italiano, spingendo così la coppia a girare come ultima produzione cinematografica Natale a Miami nel 2005. In quest’ultimo si può notare come i due personaggi recitino in modo assai distaccato, comparendo insieme in pochissime scene.

Il film ha ricevuto una nomination al Golden Globe per la migliore canzone originale nel 2006.

Uno dei problemi maggiori che ha avuto il regista è stato proprio con l’attrice Anna Maria Barbera, Sconsolata. Ecco il suo racconto direttamente da un’intervista a Dagospia qualche anno fa.

Ho litigato solo con Anna Maria Barbera. Medusa ci battè con un film di Pieraccioni e Aurelio scippò l’attrice ai rivali strapagandola e offrendole un contratto sontuoso. Nel suo episodio, Barbera vinceva un concorso per trascorrere un giorno con Ronn Moss, il Ridge di Beautiful e lui perdeva la memoria ritrovandosela come amante.

Nella scena deve portarle la colazione e darle una rosa. Barbera dal nulla dice “Stop”. “Come stop, scusa?”. “Si vede che questa faccia da cazzo inespressiva non mi ama, come faccio a essere credibile?”. “E certo che non ti ama- le dico-è un film”

Ron parlava solo inglese, ma qualcosa intuì e si avvicinò minaccioso. “What?”. Presi tempo: “Anna Maria ha un forte mal di testa”. Ricominciamo e lei si ferma di nuovo: “Non vedi che finge?”. Alla terza volta mi rompo il cazzo: “Basta, abbiamo finito. O te ne vai tu o Aurelio cambia regista”.

Tre ore e nel cielo si sente un rumore: “Ta-ta-ta-ta”. È De Laurentiis che arrivato a Gstaad in elicottero si chiude in una stanza con l’attrice in cerca di una soluzione. La trova. Lei esce e dice: “”Continuo, ma con te non parlo più”. Io esulto: “Mi fai felice”. Non a caso Pieraccioni, liberandosene, aveva festeggiato mandandomi delle rose.