Codice d’onore (A Few Good Men) è un film drammatico del 1992 diretto da Rob Reiner con protagonisti Tom Cruise, Jack Nicholson e Demi Moore. Il film fu un grande successo al botteghino: incassò più di 15.000.000 $ soltanto nel suo weekend di apertura e rimase il numero uno al box office per le prime tre settimane. Nel complesso ha incassato poco più di 141.000.000 $ negli Stati Uniti e poco più di novantacinque all’estero, per un totale di più 236.000.000 $.

Il film, oltre ad aver ottenuto il plauso del pubblico, fu anche un successo di critica, che diede molti elogi non solo le interpretazioni degli attori protagonisti, ma anche la maestria con la quale Rob Reiner ha saputo dirigerli.

Codice d’onore: Jack Nicholson recitò la scena del processo 50 volte e Aaron Sorkin scrisse metà film su dei tovaglioli

TRAMA

Un giovane avvocato della marina degli Stati Uniti, il tenente Daniel Kaffee, viene incaricato di formare un collegio di difesa dinnanzi alla corte marziale per due marines, il vice-caporale Dawson e il soldato scelto Downey, accusati dell’omicidio di un commilitone, il soldato William T. Santiago, avvenuto nella base navale di Guantánamo, a Cuba.

La linea di difesa di Kaffee si basa sia sulla non intenzione di uccidere sia sull’esecuzione, da parte dei due, di un “codice rosso”, vale a dire un provvedimento disciplinare non ufficiale impartito da un superiore come punizione per la disponibilità di Santiago, in cambio del trasferimento dalla base, a fare il nome di Dawson come responsabile dell’esplosione di un colpo di fucile non giustificato in territorio cubano: la vittima, infatti, aveva richiesto in più occasioni il trasferimento a causa della sua indole, giudicata dai commilitoni troppo debole per il servizio a lui assegnato, e quindi emarginato dalla vita della base e ripetutamente punito dai superiori per le sue mancanze.

L’INTERVISTA DI DEMI MOORE DURANTE L’ANTEPRIMA STAMPA

Demi Moore durante una delle interviste stampa di rito che si fanno alle anteprime, ha raccontato come ha preparato il suo personaggio e sopratutto ha descritto il suo rapporto con Jack Nicholson, vera star del film:

“Per interpretare al meglio il mio personaggio sono andata a Washington e ho conosciuto tre donne, due militari e un avvocato, e ho passato molto tempo con loro. Quello che mi ha lasciata molto stupita è stato il loro senso di lealtà e il loro codice che ho trasmesso poi nel film….Jack è stato meraviglioso, un grande attore, sul set si rivolgeva spesso a noi come ai bambini…”

In effetti anche il regista Rob Reiner ha raccontato che tutto il cast era molto entusiasta e anche un pò intimorito dalla presenza del grande Nicholson sul set come se ci fosse il preside davanti una classe di alunni a scuola.

Potete trovare l’intervista completa della Moore qui (al minuto 4.16 la parte su Jack)