La tragica morte di Manuel Vallicella, l’ex tronista che si è tolto la vita a soli 35 anni, non ha lasciato indifferente Costantino Vitagliano, il tronista più ricordato nella storia del dating show di Maria De Filippi. In un’intervista molto interessante, rilasciata a “Il Messaggero”, Costantino racconta gioie e dolori della fama, riaprendo il cassetto dei ricordi:

“Lavoravo sempre, facevo tre programmi a settimana, ero dappertutto. Poi è venuto giù il castello e siamo venuti giù tutti. Ho capito cosa volevano da me per fare ascolti e l’ho fatto. Volevano che facessi il traditore seriale, l’ho fatto. Volevano che facessi quello che strapazza le donne, l’ho fatto. Guadagnavo tantissimo. Ero dappertutto: album, diari, copertine, calendari. In un anno ho fatturato un milione di euro solo con le chat telefoniche. Pensavo di essere Superman, che il mio corpo reggesse lo stress. Infatti il corpo l’ha retto, ma la mente no. Ho sofferto di attacchi di panico, per 10 anni non ho più avuto una vita“.

Ma cosa fa oggi Costantino?

“Cerco di godermi la vita. Se posso uso ancora la mia immagine, ma ho già 25 anni di contributi e potrei anche andare in pensione. Continuo ad andare in palestra, mi curo. La verità è che il mondo che ho vissuto io non c’è più. Non c’è posto per quella tv. E non c’è posto per quelli come me in tv. La tv ora è dei fluidi. I sex symbol come me non funzionano più”.

E, poi, la considerazione sui tronisti di oggi:

“La generazione di oggi ha altri valori e meno voglia di impegnarsi. Io sono arrivato a Uomini e donne che lavoravo da un pezzo. Ho fatto il barista, lo spogliarellista, il modello. Ora si inventano tronisti senza aver fatto nulla prima, nell’illusione di fare soldi a palate”.