Ivano Michetti dei Cugini di Campagna, in un’intervista su Oggi, parla dell’ictus avuto lo scorso 23 settembre e dell’emozione provata al momento delle dimissioni:

“Quando ho visto mia moglie sono crollato: lei sorrideva e io sono crollato. Dopo tanti mesi di ospedale, all’inizio mi è sembrato di vivere in un mondo strano. Dopo la prima mezz’ora però ho cominciato a vedere gli autobus, la gente, le buche di Roma: non era cambiato nulla”.

E poi prosegue:

“Sono felice, cammino, muovo le mani, anche se devo riacquistare la sensibilità: per esempio, se chiudo gli occhi non so dire se l’oggetto che tocco sia ruvido o liscio. Sto facendo passi in avanti, però: ho iniziato a sentire il freddo e il caldo. Tutta la parte destra è come se fosse po’ addormentata”.

E spiegando il perché ha tenuto segreto il suo ricovero, spiega:

“Perché ho sempre odiato fare il piagnone, io sono un tipo che deve sorridere sempre e ho fatto milioni di ascolti perché ho sempre scherzato. Nel 2003 al Grande Fratello ho battuto Pippo Baudo a Sanremo. I tg dissero che per la prima volta era stato battuto il Festival ed era successo quando nella Casa erano entrati I Cugini di Campagna, venti minuti di record”.

Leggi anche: Cugini di Campagna, Ivano Michetti dopo l’ictus e il coma: “Devo recuperare ma è stato un miracolo”