Ospite di Mara Venier a “Domenica in”, Dalila Di Lazzaro ricorda i drammatici momenti a seguito dell’incidente stradale subito venticinque anni fa, rivelando come le conseguenze siano state peggiori del fatto stesso:

“Sono rimasta a letto ferma per 11 anni. Senza mai, mai, mai alzarmi. Neanche per lavarmi. Mangiavo stesa”.

Causato da una buca sul manto stradale di Roma, che provocò alla Di Lazzaro diverse fratture, l’attrice negli anni ha dovuto anche combattere contro chi non credeva al suo dolore:

“Venticinque anni fa ho chiuso i giochi. I medici non mi hanno creduto. Non so per quale motivo, ma non mi hanno creduto e questa è una cosa gravissima perché all’epoca non parlavano del dolore cronico e questa è una cosa terribile. Io mi ero rotta l’atlante, in modo non scomposto. Non mi hanno fatto una lastra importante, che si vede solo dalla bocca. Continuavano a farmi lastre dal collo in giù…”.

Per l’attrice la battaglia non è comunque finita:

“Purtroppo non è finita. Io vorrei non avere la pietà della gente. Io sono combattiva, forte, voglio aiutare migliaia di persone che lottano contro il dolore cronico. Con la mia forza, vorrei portare avanti questo problema”.

Una vita complessa quella della Di Lazzaro, nel 1991 la morte del figlio ventiduenne e pure un sinistro aereo:

“Ero con una mia amica e con il suo compagno decisero di affittare un aereo privato per andare alle Bahamas e per andarci dovevamo passare sul Triangolo delle Bermuda. Non c’era più la pressurizzazione e stavano scendendo in picchiata fino a toccare l’acqua dell’oceano e siamo rimbalzati fin tanto che non ci siamo fermati, alcuni si sono fatti male, io ero come morta, ero svenuta. Si sentiva che il mare stava risucchiando l’aereo. Mi hanno tirato fuori dall’aereo e mi hanno trascinata fuori fin sopra l’abitacolo”.