Ci lascia Gastone Moschin, aveva 88 anni. L’esordio al cinema negli anni 50, la grande popolarità con il personaggio di Rambaldo Melandri in Amici Miei

L’attore, nato l’8 giugno 1929, si è spento nell’Ospedale Santa Maria di Terni dove era ricoverato da qualche giorno. Nato come attore di teatro aveva raggiunto la notorietà come interprete della commedia all’italiana, diretto da registi come Anton Giulio Majano, Damiano Damiani. Attore poliedrico si impone al grande pubblico con Amici miei, il film diretto da Mario Monicelli, (interpretava il Melandri) che poi diventa una saga e nel quale interpreta il ruolo dell’architetto.

 

Intensa l’attività televisiva dell’attore – che ha inizio nel 1955 con Istantanea sotto l’orologio di Gastone Tanzi, ma che viene lanciata nel decennio successivo con alcuni popolari sceneggiati di Sandro Bolchi, fra cui Il mulino del Po (1963) e I miserabili (1964), nella parte del protagonista Jean Valjean. Nel 1981 doppia Roboleon e altri personaggi del cartone animato Daikengo, il guardiano dello spazio. Nel 1991recita nel telefilm francese Macaronì, ispirato al romanzo autobiografico di François Cavanna, figlio di un muratore italiano immigrato a Nogent-sur-Marne in Francia: Moschin interpreta il ruolo del padre di Cavanna. Nel 2000 e nel 2001 partecipa alle prime due stagioni delle serie televisive Don Matteo e Sei forte maestro, che rappresentano le ultime apparizioni del popolare attore – ad eccezioni delle partecipazioni nei panni di sé stesso ai documentari Adolfo Celi, un uomo per due culture (2006) e L’ultima zingarata (2010), ricordando in entrambi la realizzazione della trilogia di Amici miei.

 

Negli ultimi anni si era interessato molto al teatro.