Non possiamo parlare di cultura anni ’80 senza pensare ad E.T. l’extra-terrestre, il film di Steven Spielberg uscito nel 1982 (compirà ufficialmente 40 anni l’11 giugno) che ci ha immerso nella commovente amicizia tra un bambino e un alieno.

Come molti già sapranno, il concetto dietro al quale ruota il film era basato su un amico immaginario pensato da Spielberg dopo il divorzio dei suoi genitori. Nel 1980, il regista si mise a lavoro con Melissa Mathison e sviluppò una storia prendendo spunto da un film incompiuto, scritto sempre da Spielberg, Night Skies. In meno di due mesi, Mathison scrisse la prima bozza della sceneggiatura, intitolata E.T. and Me, che subì però svariate riscritture. Dopo vari rifiuti, la sceneggiatura venne acquisita da Universal Pictures per 1 milione di dollari.

Trama

Durante un sopralluogo sulla Terra per raccogliere vegetali, un gruppo di alieni viene sorpreso e uno di loro viene lasciato erroneamente al suolo per l’affrettato decollo. L’alieno, solo e smarrito, viene trovato ed ospitato da Elliott, con la complicità della sorellina Gertie e il fratello maggiore Michael. Tra i due si instaura un profondo rapporto di amicizia che li lega anche a livello emotivo. Desideroso di tornare a casa, l’alieno costruisce un rudimentale dispositivo di comunicazione per chiedere aiuto ai suoi. Gradualmente, la salute di ET peggiora, e la situazione è aggravata dall’irruzione nell’universo dei ragazzi da parte del mondo degli adulti, che vuole impossessarsi dell’alieno.

Il cast e il provino in lacrime di Henry Thomas

Nei panni del piccolo Elliot troviamo il bravissimo Henry Thomas che all’epoca aveva solo 9 anni. Come raccontato da lui stesso in un’intervista a Today, si presentò ai provini da grande fan di Indiana Jones – I predatori dell’arca perduta e di Spielberg. Quando quest’ultimo gli chiese di leggere parte in cui gli dicono che E.T. dovrà andare via, Thomas sfoggiò una recitazione pressoché perfetta che convinse tutti al primo colpo, Spielberg in primis, che si commosse fino alle lacrime. Thomas ha raccontato di essere risultato molto commovente perché in quel momento pensava solo al suo cane morto poco tempo prima, ragion per cui riuscì a piangere con facilità e a improvvisare. “Fu l’unico ruolo della mia carriera che sapevo di essermi aggiudicato prima ancora di lasciare la sala dei provini” ha dichiarato.

Potete gustarvi il suo provino, su YouTube, qua sotto:

Drew Barrymore parlava con E.T. in continuazione

Nel cast, oltre a Henry Thomas, un’altra baby star rubò la scena: parliamo ovviamente di Drew Barrymore, che all’epoca aveva solo 6 anni. La piccola Drew aveva già convinto Spielberg durante i provini di un altro film a cui stava lavorando, l’horror Poltergeist, dove si era presentata per ottenere il ruolo di Carol Anne (poi andato a Heather O’Rourke). Dopo l’audizione, Spielberg le si avvicinò e le disse che non era adatta per un film horror, ma aveva un altro ruolo ancora migliore per lei. Fu così che divenne Gertie Taylor.

Sul set di E.T., Drew Barrymore si affezionò moltissimo a E.T., un po’ come Elliot. Nonostante lei abbia più volte ripetuto che fosse a conoscenza del fatto che non era reale e che fosse solo un pupazzo, in molti suoi colleghi hanno raccontato che passava molto tempo a parlare da sola con lui in un angolo, invitandolo spesso ai pranzi e preoccupandosi che non ci fosse. Dee Wallace, l’interprete della mamma, ha raccontato che quando dovettero girare la scena della morte di E.T. Drew scoppiò a piangere per davvero, convinta che stesse soffrendo.

Qui potete vedere il video della loro recente reunion: