Elisabetta Canalis è stata intervistata dal Corriere dove ha raccontato la sua nuova vita da kickboxer. Ecco un estratto:

«Anche io da filosofa quando ho iniziato a combattere sono stata vista come una chimera, a volte un innesto spaventoso: ma prima di mettermi in discussione mi sono ricordata che all’origine del nostro pensiero c’è il corpo. Platone tirava di boxe e nessuno ce lo ha mai raccontato, non ci hanno detto tante cose che potrebbero farci capire molte cose in più»

«Ho sempre usato il mio corpo per lavorare, se metto un bikini o una lingerie, sto lavorando, tutto qui. Ma chi mi conosce bene sa che la vera Elisabetta è quella che combatte, che sta sul ring e si sporca. Quella che si infila la t-shirt al rovescio e se ne accorge più tardi».

Sull’insegnamento dello sport:

“Grazie a questo sport sto capendo tanto di me stessa, ho imparato a modulare la mia “cazzimma”, caratteristica di noi sardi: prima quando combattevo ci mettevo stizza, quasi rabbia, poi ho imparato a controllarla e questo mi ha portato a un atteggiamento più equilibrato anche fuori dal ring. “