Il film

Diretto da James Wan e uscito nel 2015, il film è il settimo capitolo della serie Fast and Furious, ed è interpretato da Vin Diesel, Paul Walker, Tyrese Gibson, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Lucas Black e Jason Statham.

È inoltre il primo film della serie ambientato dopo le vicende di The Fast and the Furious: Tokyo Drift.

La trama

Dominic Toretto (Vin Diesel) e il suo team di spericolati piloti hanno fronteggiato con coraggio Owen Shaw (Luke Evans). Il pericoloso criminale è in coma, mentre tutti i membri della squadra hanno ottenuto l’amnistia come promesso dall’agente Luke Hobbs (Dwayne Johnson).
Quando tutti sembrano aver avuto il proprio lieto fine, il fratello di Owen, Deckard Shaw (Jason Statham), giura di vendicarsi e irrompe nell’ufficio di Hobbs per ottenere informazioni su Toretto e su Brian O’Conner (Paul Walker).
Dopo aver ferito gravemente Hobbs, Shaw inizia a perseguitare la famiglia Toretto, spedendo loro un pacco bomba proveniente da Tokyo. In Giappone, infatti, Deckard ha mietuto la sua prima vittima uccidendo Han, impegnato in un folle inseguimento per sfuggire dal nemico D.K. Dopo aver appreso l’identità dell’assassino di Han, Dominic parte per Tokyo per recuperare la salma dell’amico e organizzare per lui un degno funerale a Los Angeles.
Proprio nel bel mezzo della triste funzione, Deckard tenta di attaccare i suoi nemici, costringendo Toretto a lanciarsi in una lotta senza esclusione di colpi. Lo scontro è interrotto dall’arrivo dell’agente segreto Frank ‘Mr. Nobody’ Pretty (Kurt Russell), che vuole collaborare con Dom per catturare Shaw. In cambio del suo aiuto, Pretty incaricano Toretto e la sua squadra di in salvo l’hacker Ramsey, prigioniera del pericoloso mercenario Mose Jakande (Djimon Hounsou).
Nonostante Brian sia preoccupato per la sorte della sua famiglia in caso di insuccesso, il suo spirito spericolato lo spinge ad accettare la proposta di Dom, che ha convocato la squadra e si prepara a partire per le montagne del Caucaso. Con Hobbs fuori gioco, per Toretto e la sua famiglia non sarà semplice portare a termine la missione ed evitare che l’invenzione di Ramsey cada nelle mani sbagliate…

Paul Walker

Il film segna l’ultima apparizione cinematografica dell’attore Paul Walker, deceduto in un incidente stradale il 30 novembre 2013, quando le riprese del film erano ancora in corso.

Le riprese erano in pieno corso ad Atlanta e il film era previsto per un’uscita fissata all’11 luglio, 2014. il regista James Wan e di dirigenti Universal hanno tenuto un incontro per stabilire come procedere con la produzione in maniera rispettosa per la memoria di Walker. Walker era quasi a metà delle sue riprese al momento della morte. Anche se è stata presa in considerazione l’opzione di cancellare il film, alla fine la produzione ha proseguito le riprese con alcune riscritture del copione per affrontare l’assenza di Walker e dare al suo personaggio una rispettosa usicta di scena.

Controfigure e CG sono state usate per completare il film dopo la morte di Paul. I fratelli di Walker, Caleb Walker e Cody Walker, sono stati utilizzati tra le controfigure ed hanno anche fornito la voce fuori campo per il personaggio di Brian O’Conner.

L’incidente

La star di Fast & Furious e il suo amico Roger viaggiavano a oltre 150 km/h, in una zona in cui il massimo della velocità consentita è di 70 km/h. A rivelarlo è la ricostruzione della dinamica dello schianto eseguita dopo l’incidente. La polizia stradale ritiene che Rodas guidasse la Porsche tra i 130 e 150 chilometri orari.

La Porsche, in seguito, inviò alcuni ingegneri in California per analizzare quel che restava della vettura, gravemente danneggiata e bruciata. Nessun problema era però stato individuato nell’impianto di frenata o nel sistema elettrico, né nell’accelerazione o nell’alimentazione, sterzo e sospensioni risultavano a posto.

Due anni più tardi la figlia, Meadow ha intentato una causa alla Porche ritenuta responsabile dell’incidente. L’azienda automobilistica ha respinto tutte le accuse, sostenendo che Paul Walker era perfettamente consapevole del rischio che stava correndo.

Infatti la polizia dopo aver aperto un’inchiesta non trovò nulla di particolare, attribuendo l’incidente alla velocità con cui andava la macchina e all’usura delle gomme.