Rivedendo Fuga da Alcatraz con Clint Eastwood siamo venuti a conoscenza della reale storia che ha ispirato il film. 

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LA FUGA

L’attore e regista americano ha interpretato il detenuto Frank Morris. Il 20 gennaio 1960, Morris fu spedito ad Alcatraz, diventando il prigioniero n. AZ1441. Presumibilmente Morris cominciò a progettare un nuovo piano di fuga (non si sa precisamente se il piano lo abbia ideato Morris o il suo compagno Allen West) durante il primo anno di permanenza ad Alcatraz; in quest’occasione, riuscì a convincere altri tre prigionieri ed amici che aveva già conosciuto in un carcere ad Atlanta: Allen West, John Anglin e Clarence Anglin. Il tentativo di fuga fu abbastanza semplice. Per due anni, Morris, West e gli Anglin rubarono dalla prigione come si vede nel film diverso materiale per costruirsi una zattera, per poter attraversare la baia di San Francisco, e costruendo teste finte di cartapesta a loro simili, per far credere alle guardie che stessero dormendo. 

Nella notte dell’11 giugno 1962 fu il giorno che cambiò sempre le loro vite e quelle anche della prigione. Il gruppo, ad eccezione di West, scappò dai fori nella parete, entrando nel corridoio; i tre procedettero prima sopra il tetto, per poi scendere verso la baia, dove salirono sulla zattera da loro costruita, la quale scomparve nella notte.

La mattina seguente gli ufficiali ritrovarono le teste finte nelle brande dei prigionieri e fu dato l’allarme. L’FBI iniziò le ricerche; tutto quello che fu ritrovato furono alcuni resti della zattera e dei salvagenti sulla spiaggia di Angel Island. Fu anche ritrovata una borsetta impermeabile che conteneva oggetti personali di Clarence Anglin.

Il 31 dicembre 1979, dopo 17 anni di indagini, l’FBI dichiarò ufficialmente chiuso il caso, non essendo emersa alcuna credibile evidenza che i tre uomini fossero ancora vivi. 

 

LA SVOLTA E IL MISTERO

Proprio in questi ultimi anni è emersa una (presunta) testimonianza molto particolare che confermerebbe come Morris e gli Anglin siano sopravvissuti dopo essere riusciti a scappare dal carcere di massima sicurezza americano.

Sopra la foto che sarebbe stata scattata ai fratelli Anglin nel 1975 in Brasile.

L’Fbi ha ammesso di aver ricevuto, nel 2013, una lettera autografa da uno degli evasi.

«Mi chiamo John Anglin», scrive a penna una mano malferma, «sono uno dei tre che scapparono da Alcatraz la notte tra l’11 e il 12 giu- gno del 1962. Ebbene sì, ce l’abbiamo fatta a salvarci anche se per un pelo. Oggi ho 83 anni e non sto affatto bene: ho un tumore. Mio fratello Clarence è morto nel 2011; Frank Morris, nel 2008. Se farete un annuncio in tv promettendo di curarmi e di tenermi in carcere non più di un anno, sono disposto a costituirmi alla giustizia».

L’autore inoltre sostiene che Clarence Anglin sarebbe morto nel 2011 e Frank Morris nel 2005. Lui sarebbe morto nel 2014/2015. Sarebbe stato malato di cancro.

Per i nipoti è la prova che lui, suo fratello Clarence, il complice Frank Lee Morris riuscirono realmente a fare l’impossibile, a fuggire da Alcatraz nel giugno del 1962 e scomparire. 

Nel 2015 History Channel produsse un documentario dal titolo Alcatraz: Search for the Truth dove venivano presentate altri prove raccolte negli anni dalla famiglia Anglin sulla fuga. Kenneth e David Widner (i nipoti) mostrarono le cartoline natalizie manoscritte dagli Anglin, presumibilmente ricevute dalla famiglia dopo la fuga. Se la scrittura sembrava effettivamente quella degli Anglin, in realtà nessuna delle buste riportava un francobollo e pertanto non si poté determinare se e da dove fossero state spedite. La stessa famiglia riportò una storia raccontata dall’amico di famiglia Fred Brizzi (morto nel 1998), il quale era cresciuto coi due fratelli e disse di averli riconosciuti a Rio de Janeiro, in Brasile, nel 1975.

 

Sul letto di morte, Robert Anglin fece nel 2010 una confessione ai membri della famiglia di essere stato in contatto con John e Clarence dal 1963 sino al 1987 circa. I membri della famiglia allora vollero iniziare le ricerche, ma fu lo stesso Roderick a impedirlo perché avrebbero potuto essere arrestati dalle autorità brasiliane dal momento che un fuggitivo di Alcatraz rimaneva comunque un caso aperto per l’Interpol. 

Secondo una successiva indagine fatta dall’ex U.S. Marshal Art Roderick insieme ai fratelli Widner, nipoti degli evasi, è possibile che i due siano riusciti a fuggire legandosi al traghetto che da Alcatraz portava a San Francisco e successivamente prendendo una barca portata da un possibile palo esterno esterno. Gli Anglin sarebbero successivamente fuggiti in Sud America, più precisamente in Brasile ed il tutto sarebbe provato da una foto e dalla testimonianza di un tale Fred Brizzi, amico d’infanzia dei fratelli, che asserì di averli incontrati in Brasile nel 1975 (anno in cui è stata scattata la presunta foto dei due), durante un viaggio per lo spaccio di droga.

Se fossero ancora vivi in realtà oggi potrebbero ancora essere arrestati, in quanto l’FBI non ha emanato alcun documento che li scagioni, e non hanno compiuto ancora 99 anni, età per la quale, negli Stati Uniti, non si può più essere reclusi per reati.

Le analisi effettuate sulla lettera non hanno rilevato la presenza di DNA o impronte digitali.

FONTE DAILYMAIL