Gwyneth Paltrow ha vinto la sua battaglia in tribunale per l’incidente sugli sci avvenuto nel 2016 in una stazione sciistica dello Utah. La giuria ha respinto la denuncia di Terry Sanderson, un ottico optometrista in pensione, che aveva fatto causa all’attrice per le ferite riportate quando i due si erano scontrati su una pista per principianti della stazione sciistica di Deer Valley. La decisione arriva dopo otto giorni di testimonianze in aula trasmesse in diretta streaming che hanno attirato pubblico di tutto il mondo.

La decisione della giuria segna una grande sconfitta in tribunale per Sanderson, che aveva citato in giudizio Paltrow per oltre 300mila mila dollari. Entrambe le parti hanno incolpato l’altra per la collisione.  Lei aveva a sua volta accusato l’uomo di esserle andato addosso, e chiedeva un risarcimento simbolico di un euro. Sanderson, 76 anni, si è rotto quattro costole e ha subito una commozione cerebrale dopo che i due sono caduti giù per il pendio, con Paltrow che è atterrata sopra di lui. Ha presentato una denuncia modificata dopo che una precedente causa da 3,1 milioni di dollari era stata archiviata.

Il processo, come succede spesso negli Stati Uniti, è stato trasmesso integralmente in diretta televisiva e su YouTube, e per via della fama di una dei protagonisti è diventato seguitissimo sui social network, dove da giorni circolano video dei diversi momenti del dibattimento, alcuni dei quali sono diventati dei meme.

 

Il team di legali della Paltrow ha rappresentato Sanderson come un uomo arrabbiato, anziano e antipatico che negli anni era diventato “ossessionato” dalla sua causa contro l’attrice. Hanno sostenuto che Gwyneth Paltrow non fosse colpevole dell’incidente e hanno anche affermato, indipendentemente dalla colpa, che Sanderson avesse sopravvalutato l’entità delle sue ferite.