Compie oggi 30 anni un film a cui tanti di noi saranno sicuramente molto legati: Hook – Capitan Uncino diretto da Steven Spielberg con un cast stellare composto, tra i tanti, da Robin Williams, Dustin Hoffman, Julia Roberts, Bob Hoskins, Caroline Goodall e Maggie Smith.

L’idea del progetto nacque diversi anni prima, nel 1983: Spielberg aveva pensato al film ipotizzando addirittura la presenza di Michael Jackson nei panni di Peter Pan, ma alla fine lo sviluppo iniziò solamente verso la fine degli anni Ottanta con la Walt Disney e la Paramount Pictures che avrebbero voluto riprendere la storia già narrata nei film Peter Pan (1924) e Le avventure di Peter Pan (1953). Nel 1985 il film entrò in pre-produzione, ma Spielberg abbandonò il progetto, condizionato anche dalla nascita di suo figlio (non voleva essere un padre assente, proprio come il personaggio di Robin Williams).

James V. Hart stese la sceneggiatura con il regista Nick Castle e la TriStar Pictures prima che Spielberg decidesse di prendere in mano la regia nel 1989. La storia di Hook si concentra su un Peter Pan cresciuto che ha perso i suoi ricordi d’infanzia. Conosciuto ora come “Peter Banning”, Peter è un avvocato di successo sposato e con due figli. Quando Capitan Uncino rapisce i suoi due ragazzi Peter farà ritorno all’Isola che non c’è e riacquisterà lo spirito giovanile di Peter Pan così da poter sfidare un’ultima volta il suo acerrimo nemico.

Il film venne girato interamente ai Sony Pictures Studios a Culver City con un alto budget che oscillò tra i 60 e gli 80 milioni di dollari, a causa anche dei ritardi dei giorni di riprese (si arrivò a 116 giorni invece dei 76 previsti). Alla sua uscita, fu un grande successo commerciale (oltre 300 milioni incassati), ma fu accolto tiepidamente dalla critica che si aspettava di più da un film di Spielberg con queste tematiche.

Julia Roberts era molto infelice sul set 

Nonostante il suo celebre sorriso a trentadue denti e il successo planetario ottenuto con Pretty Woman, Julia Roberts fu infelice per gran parte delle riprese a causa di alcuni problemi nella sua vita personale. Poco prima dell’inizio delle riprese di Hook si era lasciata con Kiefer Sutherland (scoprì un suo tradimento poco prima del matrimonio) ed era per questo molto fragile e agitata. Sul set era così ingestibile che si vocifera che le venne dato il soprannome di TinkerHell invece di Tinkerbell. Come ammesso anche da Spielberg in un’intervista, non fu un periodo facile: “È stato un periodo sfortunato per lavorare insieme. Julia probabilmente ha attraversato uno dei momenti più difficili della sua vita durante le riprese. È stato un brutto tempismo che le sia capitato di iniziare su Hook in quelle condizioni.”

Tra i racconti del set ce n’è uno molto peculiare: Julia Roberts diede di matto un giorno quando udì qualcuno chiamare “Kieffo” (il nome della controfigura di Hoffman). L’attrice intese erroneamente “Kiefer” (ovvero Sutherland) e sbottò urlando “Chiamate la sicurezza. Come è arrivato sul set?”. Il coordinatore le chiarì la situazione, ma i nervi rimasero sempre tesi. 

I camei di Glenn Close, Phil Collins e Gwyneth Paltrow

Questa è una bella “chicca” che forse non tutti sanno. Il cameo di Gwyneth Paltrow è il più evidente: interpreta la giovane Wendy, nella scena in cui Peter comincia a ricordare il suo passato. All’epoca aveva solo 18 anni e venne scelta perché si pensava che avesse una buona somiglianza con Maggie Smith (che interpreta la Wendy anziana).

Incredibilmente, abbiamo scoperto che il pirata (maschio) con cui Hook parla all’inizio e che viene rinchiuso nella scatola con uno scorpione è… Glenn Close! Se la guardate bene, in effetti, potete riconoscere i suoi occhi (guardate il video in calce). Infine, vi segnaliamo che anche Phil Collins vi ha preso parte con un cameo: è il poliziotto che fa visita a Peter e alla moglie quando non trovano più i loro figli a casa, perché prelevati da Capitan Uncino.