I Cesaroni sono tornati su Netflix e oggi vi proponiamo la nostra intervista ad Antonello Fassari che ci ha raccontato alcuni aneddoti sulla serie prodotta dalla Publispei per RTI e andata in onda in prima visione su Canale 5 dal 2006 al 2014. È basata sul format della serie televisiva spagnola Los Serrano.

L’ORIGINE DI “CHE AMAREZZA”

Una delle battute più iconiche è quella di Antonello Fassari, alias Cesare Cesaroni, che ripeteva “Che Amarezza“. Ecco l’origine:

«Io ho inventato ‘Che amarezza’ assolutamente per caso. Lo diceva un mio zio quando perdeva la Roma e c’aveva sta frase. E niente, un giorno girando una scena non si riusciva a venirne a capo. Claudio aveva litigato col figlio, il figlio aveva litigato col fratello, la moglie aveva litigato col marito, insomma tutta una serie di situazioni da cui non si riusciva a uscirne e allora mi era venuto in mente questo ‘Che amarezza’“. E questa cosa ha avuto un gran successo, tanto che a un certo punto negli uffici c’era scritto dietro le macchine c’era scritto ‘Che amarezza’. È tornata in auge quest’espressione così antica e mi ha fatto molto piacere».