Il film

Con uno dei finali più sorprendenti della storia del cinema, I soliti sospetti di Bryan Singer rientra di diritto nella lista dei migliori thriller di tutti i tempi. Sicuramente uno dei film più ricordati di Kevin Spacey, che insieme a Seven, sempre del 1995, si fece conoscere al grande pubblico conquistando il suo primo premio Oscar come miglior attore non protagonista.

I soliti sospetti, la trama

Un gruppo di professionisti composto da Dean Keaton (Gabriel Byrne), Verbal Kint (Kevin Spacey), Mc Manus (Stephen Baldwin), Fenster (Benicio del Toro) e  Todd Hockney (Kevin Pollack) viene ingaggiato da un fantomatico committente, per un colpo che frutterà un’intera nave di cocaina. Sopra la banda aleggia il misterioso Keyser Söze, più cattivo del demonio, forse il demonio in persona. In un intreccio di violenza e di misteri, mentre il poliziotto doganale David Kujan (Chazz Palminteri) cerca di sbrogliare la matassa ascoltando un “pentito”, tutti i componenti muoiono e il mistero Soze viene (in parte) svelato.

Il mistero di Keyser Söze

Se state leggendo questo articolo, sarete sicuramente a conoscenza del finale del film (altrimenti vi avvisiamo, rischio spoiler, anche a distanza di quasi trent’anni!).

La rivelazione finale di Verbal Kint/ Keyser Soze era così importante da tenere nascosta per non rovinare l’effetto sorpresa che lo stesso regista, Bryan Singer, decise di non dirlo agli attori protagonisti (eccetto Spacey ovviamente). Come raccontato da quest’ultimo in un’intervista su The Colbert Report (2005), “Bryan Singer è riuscito a convincere tutti i principali attori che erano Keyser Soze. Quando è stato proiettato per la prima volta per gli attori, Gabriel Byrne è rimasto così sbalordito quando ha scoperto di non essere Soze che si è precipitato nel parcheggio e ha litigato con Singer per mezz’ora”.

Il taglio finale, a quanto pare, non era stato fatto vedere a nessuno, lasciando tutti con l’alone di mistero. Lo stesso Byrne ha parlato dell’argomento durante la première del film. Quando gli è stato chiesto chi fosse Keyser Soze?”, l’attore rispose: “Durante le riprese e fino a quando non ho visto il film, pensavo di esserlo io!”

 

I soliti Sospetti: ecco perchè nella scena dell’interrogatorio gli attori si mettono a ridere