l tagliaerbe (The Lawnmower Man) è un film del 1992 diretto da Brett Leonard e interpretato da Jeff Fahey e Pierce Brosnan. Non incassò molto ma nel corso degli anni è diventato un film cult sopratutto per il fatto che ha anticipato il concetto di VR.

TRAMA

Il dottor Lawrence Angelo è impegnato per la Virtual Space Industries nel “Progetto 5”, una serie di esperimenti per aumentare le capacità cerebrali tramite l’uso di droghe neurotrope ed immersioni nella realtà virtuale. Dopo la morte dello scimpanzé Roscoe 1138, che aveva manifestato istinti violenti durante la sperimentazione del progetto, Angelo è costretto a prendersi una vacanza. La frustrazione per l’esperimento fallito lo rende ancora più dipendente dalla sua passione per la realtà virtuale, al punto da suscitare il malcontento della sua compagna Caroline che, trascurata da lui, lo lascia. Messo sotto pressione, decide di sperimentare le sue nuove tecniche su Jobe Smith, un giardiniere ritardato che abita nel suo quartiere e che subisce continui insulti, soprusi e violenze da parte di alcune persone. Tra esse vi sono il prete Francis McKeen, che raccolse Jobe da piccolo e che, dopo averlo visto crescere, non è più capace di controllare i propri istinti, il muratore Harold Parkette, padre del suo piccolo amico Peter, ritenuto dalla moglie meno attraente del dottor Angelo e che per questo malmena la famiglia ed il benzinaio Jake Simpson, invidioso del bell’aspetto di Jobe.

30 years later: The VR intelligence of The Lawnmower Man - BeyondGames.biz

JEFF FAHEY: NELLE SCENE CON LA REALTÀ VIRTUALE NON VEDEVAMO NULLA

In una recente intervista con il canale Youtube Geekscape, Fahey ha ricordato il film e il ruolo di Giobbe:

“Quando abbiamo girato il film, nelle scene con la realtà virtuale  noi avevamo gli occhiali protettivi e il cartone davanti. Non vedevamo nulla e non abbiamo visto nessun effetto speciale fino a che non abbiamo visto l’anteprima. Mi sono emozionato nel rivederlo perchè mi sono reso conto di come il film sia molto attuale. Abbiamo fatto molti progressi da 30 anni a questa parte e pensa quanti ne faremo tra 30 anni. La pellicola era anche un avvertimento contro l’uso improprio della tecnologia”