Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare telefonicamente l’attore e doppiatore Francesco Venditti che ci ha raccontato la sua carriera dai suoi primi inizi fino alle direzioni di doppiaggio degli ultimi anni.

 

CIAO FRANCESCO, RACCONTACI I TUOI INIZI E SOPRATUTTO UN RICORDO DI OLIVER E COMPANY

Ero veramente un bambino quando iniziai a fare le primissime cosa, non sapevo leggere, mi dicevano prima cosa dire poi mi davano un pizzico e iniziavo a parlare. Ricordo una piccola parte in “Le ragazze della terra sono facili” e “Poltergeist“. Per un periodo ho odiato il doppiaggio perchè mi allontanava dagli amici, poi verso i 18-20 anni sono tornato e ho capito che era la mia strada. Voglio ringraziare la mia famiglia e mio nonno Renato per essere qui. Rispetto a Oliver & Company ho un bellissimo ricordo. Poco tempo fa quando è venuta a mancare mia nonna ho ritrovato in un cassetto il fax della Disney con il quale mi si comunicava che avevo vinto il provino. Le produzioni americane tante volte ci hanno comunicato il piacere di lavorare insieme a loro. 

NEL 2001 SOTTO LA DIREZIONE DI FIAMMA IZZO VIENE RIDOPPIATO “APOCALYPSE NOW REDUX”, CI RACCONTI QUALCOSA SULLA LAVORAZIONE?

Quando sono entrato in sala non volevo farlo perchè era difficile ritoccare un capolavoro del genere. Poi fu una bellissima avventura, e la produzione alla fine dei lavori ci ringraziò. Questa è una loro tipica usanza. Ad esempio il mio collega Loris Loddi ha ancora il telegramma di Kubrick che lo ringraziava per Full Metal Jacket. Penso che a volte toccherebbe vedere i film anche in lingua originale per valutare in maniera ottimale la prestazione dell’attore. 

PARLACI DEL PRIMO INCONTRO CON  DEADPOOL E COSA SIGNIFICA DOPPIARLO

All’inizio non lo conoscevo, poi un mio amico mi ha portato dei fumetti e ho capito che era una grandissimo personaggio, non avevo mai doppiato Ryan Reynolds e sapevo che veniva da un periodo non facile della sua carriera dopo Lanterna Verde. Dopo il primo film lui si tirato su e ha trovato il suo ruolo anche perchè doppiandolo ho capito che il mondo di Deadpool se lo porta indietro un pò dappertutto come ad esempio in Detective Pikachu

SONO STATI FATTI DEI PROVINI PER DEADPOOL?

Non sono stati fatti dei provini, diciamo che in quel momento la scelta è stata data da un’aderenza vocale e dal fatto che cercavano un doppiatore con la stessa età di Reynolds visto che in precedenza aveva avuti delle voci più grandi. 

PARLIAMO DI SERIE TELEVISIVE, PARTIAMO CON BALLERS CON JOHN DAVID WASHINGTON. COME TI TROVI A DOPPIARLO?

Purtroppo ora la serie è finita, l’ho doppiato anche nel film di Spike Lee “BlacKkKlansman”, ora esce Tenet di Nolan e spero di lavorare nuovamente con lui, anche se il trailer non è stato doppiato da me. Vi racconto un aneddoto, 8 anni fa capito a Los Angeles, ed entro in un ristorante con un mio amico tedesco. Li vedo seduto Denzel Washington e, colto dall’entusiasmo chiedo di fare una foto, ma lui ci risponde di no, però ci invita a cenare con lui. Ad un certo momento mi sente parlare italiano e mi chiede se conosco Francesco Pannofino il suo doppiatore. Ovviamente rispondo di sì e lo chiamiamo insieme al telefono dove loro due si mettono a parlare della sceneggiatura di Flight. Fu un bellissimo episodio e dopo anni ho doppiato il figlio. Spero di farlo anche in futuro. Doppiare gli attori bravi è più semplice perchè vanno da soli. 

QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA ESSERE IL DIRETTORE E SOLO UN DOPPIATORE?

Essere un direttore del doppiaggio porta ad avere più responsabilità visto che devi curarti di molti aspetti, quando sei un doppiatore appena finisci entri in un altro progetto. Diciamo che sei un piccolo regista nel primo e devi scegliere in maniera accurata sia le voci che gli adattamenti. 

PARLIAMO DI NARCOS DOVE SEI IL DIRETTORE. COME MAI ALCUNE PARTI  DELLA SERIE RIMANGONO CON LE VOCI ORIGINALI?

Sono molto legato alle serie Netflix, sia a Narcos che a Sense 8. La scelta delle voci in originale su alcune scene è della produzioni americane, e devo dire la verità l’approvo perchè ad esempio la voce di Escobar in originale è unica e difficile da ripetere in italiano. Vi racconto un altro aneddoto. L’attore Ian Harding di Pretty little liars nella sua autobiografia mi ha citato perchè si vedeva la serie in italiano e secondo lui sono riuscito a dare nel suo doppiaggio in italiano quello che lui non è riuscito a dare in inglese. 

PARLIAMO DI MINDHUNTER, UNA SERIE CON ZERO AZIONE MA MOLTI DIALOGHI. PARLACI DELL’ADATTAMENTO. 

La serie è un capolavoro perchè nasce da un grande romanzo, con un grande regista. I dialoghi sono proprio quelli veri. Si dice che Fincher ricercasse altri registi per girare gli episodi ma tutti si presentavano con idee di violenza e scene di azioni quando invece la sua volontà era solo quella di girare scene di dialogo con registi diciamo “da teatro”. Le adattatrici hanno fatto un grande lavoro con molto fatica, a casa. Noi in sala doppiaggio non abbiamo avuto grandi difficoltà a parte i temi toccanti degli episodi.

TORNIAMO AL DOPPIAGGIO, PARLIAMO DI DIEGO LUNA IN ROGUE ONE.

Lui è un grande attore. Mi ricordo che vinsi il provino, anche se Star Wars lo conoscevo poco. Quel film lo doppiammo piano piano perchè come sapete per evitare la pirateria a volte vediamo solo le scene dove l’attore muove la bocca senza sapere nemmeno la location. Quando poi vai a rivederlo e c’è una prospettiva più ampia cambi e rifai la scena.

PARLACI DEL LIVE-ACTION DI ALADDIN DOVE DOPPI JAFAR

Qui gli schermi erano più aperti, la difficoltà maggiore che ho trovato è stato con l’attore perchè non mi ci ritrovavo, non l’ho amato nei primi due giorni, poi ho cercato di capirlo e nei giorni successivi ho utilizzato una voce un pò diversa. Una sorta di cattivo diverso. Il film è stato un grande successo al botteghino.

 

Ricordiamo che Francesco Venditti è anche la voce ufficiale degli spot di Mc Donald da tre anni.