TRAMA

Il thriller dell’orrore della New Line Cinema, “IT” diretto da Andy Muschietti (Mama), è tratto dal famosissimo romanzo omonimo di Stephen King, che da decenni terrorizza generazioni di lettori. Il film racconta la storia di sette giovani emarginati di Derry, nel Maine, che si autodefiniscono il Club dei Perdenti. Ognuno di loro è stato escluso dalla società per un motivo o l’altro; ognuno di loro è bersaglio di un branco di bulli del luogo… e tutti loro hanno visto materializzarsi le proprie paure inconsce sotto forma di un antico predatore muta forma, che non possono fare altro che chiamare It. Da quando esiste la loro città, Derry, è diventata terreno di caccia di questa entità, che emerge dalle fognature ogni 27 anni per cibarsi del terrore che scatena nelle prede scelte: i bambini di Derry. Facendo gruppo durante un’estate orribile ma felice, il Club dei Perdenti si compatta per riuscire a sconfiggere le proprie paure e fermare la serie di omicidi iniziata durante una giornata di pioggia, quando un bambino, nel tentativo di recuperare la sua barchetta di carta, viene risucchiato all’interno di un tombino… finendo dritto tra le braccia di
Pennywise il Clown.

Il romanzo di Stephen King, fu pubblicato per la prima volta nel 1986, diventando immediatamente un classico della letteratura. A tutt’oggi è considerato uno dei lavori migliori e più autorevoli dell’incontrastato maestro dell’horror della letteratura, ispirando nel corso degli anni numerosi progetti cinematografici e televisivi.

Nel film è protagonista Bill Skarsgård (“Allegiant”, “Hemlock Grove” per la TV) nel ruolo del cattivo della storia, Pennywise. Inoltre è presente un cast di giovani attori, tra cui Jaeden Lieberher (“Midnight Special”), Jeremy Ray Taylor (“Alvin and the Chipmunks: The Road Chip”), Sophia Lillis (“37”), Finn Wolfhard (“Stranger Things” per la TV), Wyatt Oleff (“Guardians of the Galaxy”), Chosen Jacobs (l’imminente “Cops and Robbers”), Jack Dylan Grazer (“Tales of Halloween”), Nicholas Hamilton (“Captain Fantastic”) e Jackson Robert Scott, al debutto nella recitazione. Muschietti ha diretto “IT” da una sceneggiatura di Chase Palmer & Cary Fukunaga e Gary Dauberman, tratta dal romanzo di King. Roy Lee, Dan Lin, Seth Grahame-Smith, David Katzenberg e Barbara Muschietti hanno prodotto il film, con Dave Neustadter, Walter Hamada, Richard Brener, Toby Emmerich, Marty P. Ewing, Doug Davison, Jon Silk e Niija Kuykendall come produttori esecutivi. Il team creativo dietro la cinepresa include il direttore della fotografia, Chung-Hoon Chung (“Me and Earl and the Dying Girl”, “Oldboy”), lo scenografo Claude Paré (“Rise of the
Planet of the Apes”), il montatore Jason Ballantine (“Mad Max: Fury Road”) e la costumista Janie Bryant (“Mad Men”per la TV). Le musiche sono state composte da Benjamin Wallfisch (“Annabelle: Creation”).

RECENSIONE

A differenza del romanzo la storia è ambientata negli anni ’80 (nella versione cartacea sono gli anni ’50-’60) e segue le avventure  di sette ragazzini, Bill, Bev, Ben, Eddie, Ritchie, Stan e Mike, che stringono amicizia in quanto vengono considerati dei “perdenti”, costruendo un vero e proprio club, composto esclusivamente da sette membri. Tutta la storia si svolge d’estate (verrà ripetuto 2000 volte questo fatto dai ragazzini). La città immaginaria è Derry, che sta affrontando un periodo difficile a causa di omicidi e sparizioni di bambini e ragazzi. Tutti quanti loro sono accomunati dalla loro amicizia ma sopratutto da strane visioni che hanno durante la giornata e che solo loro possono vedere. La motivazione principale è quella di ritrovare Georgie, fratellino di Bill scomparso mesi prima, tutti insieme cercheranno di sconfiggere il mostro, di cui la forma più comune (e famosa) è quella di Pennywise, il clown ballerino.

Tutto il film è incentrato sulla paura. Quella paura che ognuno ha, sia da grande che da piccolo, che si materializza negli incubi più nascosti. Il motore del film è proprio lei, ed è anche il carburante di cui si nutre proprio IT. Puoi sconfiggerlo solo se non hai paura di lui ed il film va proprio alla ricerca di questo. 

Il miracolo del regista è stato proprio quello di unire due mondi opposti: l’horror con annessa paura e l’amicizia. L’amicizia di un gruppo di bambini stile Stand by me o The Goonies che cercano l’avventura ma che qui trovano il mostro di turno che li disorienta, li spaventa, ma non li divide, perché il loro legame è unico.

 

Di primo impatto torniamo indietro negli anni 80 dove il Walkman, le biciclette e dei bambini nerd la fanno da padrone. Ci sono i primi amori, ci sono i primi conflitti amorosi, ma c’è l’amicizia e il volersi bene, questo spinge il film insieme alla magnifica interpretazione del clown che per nulla ha fatto rimpiangere Tim Curry. Non è proprio tanto pauroso come film se cercate un horror vero e proprio andate verso altre strade, qui godetevi un gruppo di amici che vanno alla ricerca dell’ennesima avventura (Stranger Things, Super 8, Goonies). Un gruppo di ragazzi perseguitati anche dai bulli che troveranno in se stessi la forza di combattere insieme la creatura. 

Al liceo studiavamo i romanzi di formazione, ed è questo che è il film nella prima parte. Alcuni dei bambini vengono delineati bene altri sono solo di contorno ma la bravura del regista è unica.

Il film è davvero unico nel suo genere, con una trama lineare e con la voglia di riabbracciare gli anni 80 insieme. Molti sono i riferimenti sia ai fumetti che a tutto il mondo di fine millennio.