La cantante Jessica Morlacchi, ospite della trasmissione Oggi è un altro giorno, ricorda i tempi dei Gazosa:

“Io ero la cantante dei Gazosa, un gruppo di quattro bambini, ma proprio bambini bambini perché io avevo solamente tredici anni… eravamo dei bimbi prodigio è vero, non tutti credevano che noi suonassimo davvero, cantassimo sul serio. Invece io sono cresciuta a suon di Queen, Rolling Stones, Beatles, per cui io cantavo e suonavo davvero… tutti quanti…”.

Poi prosegue, ricordando la vittoria del gruppo a Sanremo Giovani, con il brano “Stai con me (Forever)”:

“A tredici anni chi l’ha capita l’importanza di quel palco? Io suonavo, cantavo… noi pensavamo a fare gli scherzi a tutti, chiudevamo tutti nei camerini, mettevamo il sapone sulle maniglie, facevamo il panico… tutto tranne che gli artisti… perché noi eravamo dei bambini, non potevamo comportarci da grandi”.

La cantante dei Gazosa ha iniziato a soffrire di attacchi di panico:

“Eravamo bambini, però abbiamo fatto una vita proprio da grandi. Ci è sfuggita un attimo di mano la situazione e il mio corpo se n’è accorto perché ho iniziato a soffrire di attacchi di panico. Secondo la mia famiglia erano cali di pressione, cali di zucchero… Mi girava la testa, sentivo un blocco allo stomaco, vedevo male… Erano attacchi di panico e io non sapevo riconoscerli. Poi piano piano ho chiesto aiuto”.

E poi continua:

“Io ho passato dieci anni a casa con gli attacchi di panico, con l’agorafobia perché non riuscivo più a stare nei posti molto grandi, nelle piazze… E questo comportava anche il non poter viaggiare perché non riuscivo più ad entrare ne nell’aeroporto, ne nella stazione, nei treni… ho avuto dieci anni assurdi… Poi cinque anni fa ho trovato uno psichiatra favoloso, lo ringrazio tutt’oggi… che mi ha veramente rimesso al mondo”.

Jessica Morlacchi poi aggiunge:

“Io mi sono allontanata tantissimo ad un certo punto dalla musica perché pensavo fosse colpa anche della musica. Poi invece in un momento di buio totale ho capito che cantare a casa era l’unica cosa che mi dava un po’ di ossigeno, quindi piano piano ho ripreso i contatti e in punta di piedi sono rientrata nel mondo della musica”.

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