Con Jesus Rolls – Quintana è tornato, John Turturro riporta sul grande schermo l’iconico personaggio di Jesus Quintana, l’eccentrico giocatore di bowling apparso per la prima volta nel cult dei fratelli Coen Il Grande Lebowski. Potremmo chiamarlo spin-off, anche se in realtà si tratta di un film a sé che ha poco da spartire con il film del ’98 dedicato al Drugo. Come ha spiegato lo stesso Turturro nella conferenza stampa di Roma, il personaggio di Jesus nacque in realtà da una sua idea più di trent’anni fa, ispirato da una commedia teatrale nella quale aveva lavorato. L’idea piacque ai Coen, i quali decisero di ritagliargli una parte nel loro film. 

Ecco che allora Turturro si è sentito pronto (sia dietro che davanti la macchina da presa) ad esplorare una nuova storia per Jesus in una pellicola tutta sua, ma che in realtà è un remake di un film francese del 1974 intitolato I santissimi. Tra situazioni rocambolesche e marcatamente assurde, Jesus Rolls porta in scena dei personaggi emarginati, dall’animo infantile, che si ritroveranno a crescere involontariamente spinti dall’imprevedibilità degli eventi.

Il ritorno di Jesus Quintana a ritmo di Gipsy Kings

La pellicola si apre con l’uscita di galera di Jesus, il quale si ricongiunge subito con il suo amico Petey (Bobby Cannavale). I due, un po’ come Don Chisciotte e Sancio Panza, si ritrovano immischiati in rocambolesche avventure, vivendo la giornata senza avere particolari piani, se non quello di compiere piccoli crimini per racimolare dei soldi. Perennemente in viaggio, la loro strada si incrocia con quella di vari personaggi, tra cui due figure femminili chiave: la frivola Marie (Audery Tautou), che diventerà la loro amica/amante e un ex detenuta appena uscita dal carcere (Susan Sarandon). 

Il gruppetto di amici sarà protagonista di scene divertenti, molto spesso nonsense, scandite da dialoghi paradossali. E di questo Turturro ne è consapevole, si percepisce la ricerca di quello stile d’autore a cui si ispira. Ma dietro questo apparente lato sciocco delle situazioni si celano dinamiche sociali molto interessanti, che spaziano dall’amicizia alla sessualità (molto, molto presente) e alla capacità di trarre del positivo dal negativo. 

La nota negativa è che sono presenti dei momenti un po’ troppo lenti, che smorzano il ritmo del film nonostante una durata breve e l’accompagnamento di musiche allegre e dinamiche che spaziano dalla salsa ai Gipsy Kings. 

Nel complesso Jesus Rolls è un esperimento interessante, scollegato da Il Grande Lebowski, ma che ne mantiene lo spirito divertente e grottesco.

Ecco alcuni video tratti dalla conferenza stampa di Roma: