Oggi vogliamo parlare di tre grandi film italiani che hanno accompagnato la nostra infanzia…parliamo di VACANZE IN AMERICA, SAPORE DI MARE E VACANZE DI NATALE.

Partiamo dal primo.

Vacanze di Natale è un film commedia del 1983 diretto dal regista Carlo Vanzina. È un’amara fotografia in chiave ironica dell’Italia vacanziera, secondo la mentalità degli anni ottanta.

 

Il film è uscito sull’onda del successo di Sapore di mare (1983), di cui ritroviamo alcuni interpreti e del quale si può considerare in un certo qual modo la versione natalizia (anche se, a differenza del suo predecessore estivo, è ambientato in epoca contemporanea e non negli anni sessanta). Con il tempo è diventato l’antesignano di un fortunato filone cinematografico, definito dalla stampa specializzata moderna cinepanettone.

Nel 2010 è stata proiettata una retrospettiva del film alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Per l’occasione ha presenziato buona parte del cast. 

 

Abbiamo imparato a conoscere li i vari attori che sarebbero diventati dei veri e propri idoli per gli anni avvenire.

Il film rischiò di non farsi per i dubbi di Pio Angeletti e Adriano De Micheli sul costo delle riprese, fu solo l’intervento di Claudio Bonivento, all’epoca agente di Jerry Calà, a sbloccare la situazione, facendosi garante che il film non superasse il budget previsto. Il comportamento dei due produttori però indusse i Vanzina a passare alla Filmauro per girare Vacanze di Natale l’anno dopo.[1]

Il film si intitola Sapore di mare anziché Sapore di sale perché all’epoca un’altra casa cinematografica aveva messo in cantiere un film con quel titolo da far dirigere a Neri Parenti, registrandone il titolo e acquisendo i diritti dell’omonima canzone di Gino Paoli. Il film però non fu mai realizzato e nel sequel Sapore di mare 2 – Un anno dopo si poté usare la canzone, cantata dallo stesso Paoli in una comparsata a fine film.

La distribuzione non era convinta sulla scelta del cast, in particolare per quanto riguarda Christian De Sica, in quel periodo attore non ancora affermato, e Virna Lisi.

Jerry Calà lesse per caso una bozza del copione che gli capitò sotto mano mentre curiosava su una scrivania nello studio della produzione. Questa gli piacque così tanto che telefonò subito a Carlo Vanzina per parlarne, ma il regista gli rispose che sarebbe stato un film a basso costo e la produzione non sarebbe mai riuscita a coprire il costo del suo cachet.

Calà si disse però così affascinato dal progetto che accettò di girarlo per un compenso inferiore, ponendo però nel contratto una clausola che gli garantiva una grossa parte delle percentuali dopo il raggiungimento degli 8 miliardi di lire al botteghino. I produttori accettarono convinti che il film non avrebbe mai superato i 4 miliardi di lire, invece al termine della corsa al botteghino l’incasso fu di 10 miliardi.

 

Per il ruolo di Paolo Pinardi, poi andato ad Angelo Cannavacciuolo, era stato preso in considerazione anche Massimo Ciavarro che fu poi ripescato da Bruno Contini per il ruolo di Fulvio nel sequel.

Nelle ultime scene del film compare brevemente Alba Parietti, all’epoca moglie di Franco Oppini, amica di Calà e, all’epoca, ancora sconosciuta al grande pubblico.

Impossibile dimenticare la scena finale del film dove con CELESTE NOSTALGIA si chiude la storia d’amore più intrigante del film e sopratutto la maestosità nel delineare la fine dell’estate.

 

Vacanze in America è un film del 1984 diretto da Carlo Vanzina.

Uscito nel periodo natalizio, il film fu un successo al botteghino dove raggiunse un incasso di 1.700.000.000 di lire, pur non riuscendo a eguagliare quello del precedente Vacanze di Natale, a causa dello scontro al botteghino con Non ci resta che piangere dell’accoppiata Benigni-Troisi. Quando venne trasmesso in prima visione su Canale 5 registrò un’audience di 10 milioni di telespettatori.

 

Fabio Ferrari, Giacomo Rosselli, Isaac George e Fabio Camilli parteciperanno alla serie televisiva I ragazzi della 3ª C, la stessa classe degli studenti del film.