Sono trascorsi 24 anni dalla morte di Lady Diana. Di quel 31 agosto del 1997 sappiamo tutto. Un tragico incidente stradale nel tunnel del Pont de l’Alma a Parigi in cui persero la vita la principessa amatissima, Dodi al Fayed, l’autista Henri Paul e il bodyguard Travor Rees. Oggi, per la prima volta, in un’intervista esclusiva per un nuovo podcast del “Daily Mail”, parla uno dei medici che quella maledetta notte provò a salvare la vita di Lady D. :

“Ci abbiamo provato tanto, tantissimo. Abbiamo fatto tutto il possibile per questa giovane donna. Quando si lavora in queste condizioni non ti accorgi del tempo che passa. Il pensiero di aver perso una persona importante a cui tenevi, ti segna per tutta la vita. Quando è una principessa e segui il suo funerale insieme a miliardi di altre persone, e hai cercato di salvarla, questo ovviamente ti segna. Ti segna per tutta la vita”

L’allora giovane medico, che oggi si occupa soprattutto di cura dell’obesità, racconta quella giornata e l’agitazione che si respirava in quei momenti così complicati:

“Avevo cominciato alle 8 di mattina ed ero ancora di turno dopo mezzanotte: era stata una giornata abbastanza tranquilla. Riposavo quando improvvisamente vengo chiamato dall’anestesista Bruno Riou, che mi dice di correre al pronto soccorso. Non mi disse che c’era Lady Diana, ma solo che c’era stato un grave incidente che aveva coinvolto una giovane donna. C’è voluto solo un momento per rendere chiaro il motivo di tutta quella frenesia. Per qualsiasi chirurgo, è molto importante provare a salvare una donna giovane in quelle condizioni. Ma sicuramente lo è ancora di più se è una principessa”.

Secondo quanto ricostruito dai documenti ufficiali, Diana all’arrivo in ospedale in gravissime condizioni. Intorno alle 2.15 si verificò un nuovo arresto cardiaco che rese indispensabile un intervento chirurgico:

“Abbiamo portato a Pitié-Salpêtrière persone in pessime condizioni, più serie di quanto non fosse Diana quando è arrivata. È uno dei migliori centri in Francia per questo tipo di emergenza traumatica. E abbiamo salvato alcune di quelle persone, il che ci ha reso particolarmente felici e orgogliosi. Ma quella volta non è successo. Non siamo riusciti a salvarla. E questo ci ha colpito molto”.

Alle 4 del mattino il team, guidato da Pavie, dichiarò la morte di Diana Spencer. Ma questa è ormai storia.