Lei mi parla ancora, il nuovo film scritto e diretto da Pupi Avati con Renato Pozzetto e Stefania Sandrelli, è andato in onda ieri

Il film è liberamente tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, papà di Vittorio ed Elisabetta, farmacista di Ro Ferrarese che in età adulta si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica come una delle voci più tenere e profonde della narrativa contemporanea.

In conferenza stampa, Pozzetto ha avuto modo di parlare del film che vede il suo ritorno dopo 6 anni di assenza dal grande schermo:

Ho chiesto di leggerla prima di accettare. Dopo 5 minuti di lettura mi ero già commosso. Ho confessato a Pupi che dopo essermi fatto un esame di coscienza ero pronto ad accettare questo ruolo cercando di dare il massimo con molta sicurezza. Mi sono piaciuto anche nel rivedermi nel film, ma la realtà è che è stato bravo Pupi a dirigermi. Sia sul set che dopo la visione ho ricevuto molti elogi e complimenti da parte di tutti e per me è stato molto importante.”

Ha continuato Renato:

Alla fine di ogni giornata di lavoro, quando salutavo Pupi, mi metteva una mano sulla spalla e mi diceva “Stai andando bene, bravo”, rendendomi più leggera e tranquilla l’esperienza.

Sinossi del film:
Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore. Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera.