Intervenuto durante l’Italian Tv Award, i premi dedicati all’eccellenza televisiva, Marco Columbro racconta la televisione dei suoi tempi e di come ci fosse più libertà creativa:

“C’erano tanti soldi e si lavorava molto. E’ stato un periodo di grande creatività. Quando io sono arrivato a Canale 5 non era ancora Canale 5, lo è diventato. C’era voglia di fare, Berlusconi veniva giù, noi avevamo uno studio di un metro per un metro, la telecamera aveva il contrappeso perché non stava dritta, avevamo delle cose abbastanza rudimentali, però c’era voglia di creare, di fare delle cose nuove e ce lo permettevano, c’era poca burocrazia e tutto era più artigianale”.

Il presentatore da, poi, qualche consiglio ai presentatori di oggi e racconta alcuni aneddoti riguardanti le dirette di Buona Domenica, soprattutto quella volta in cui fece il lancio dei Tretre:

“Bisogna essere spontanei, non essere impostati, tanto l’errore non esiste, nessuno sa da casa se stai sbagliando qualcosa. Certo l’esperienza aiuta. Io ho fatto con Buona Domenica 13 ore di diretta e un giorno dovevo presentare i Tretre, allora feci il lancio e da dietro le quinte mi facevano gesto di no, che non erano pronti, allora inizia a raccontare quella che sarebbe potuta essere l’esibizione, poi ho chiamato Lorella Cuccarini mentre eravamo in diretta. Vado su e quei tre erano sulla poltrona a guardare la partita del napoli”.