È in dirittura d’arrivo Matrix Resurrections e gli attori stanno facendo quanto è in loro potere per promuovere un reboot che potrebbe staccare tanti biglietti, ma deludere altrettanti fan. E nella sua estrema sincerità, Keanu Reeves ha empatizzato con i detrattori, cercando di analizzare la logica da sequel e la delusione che scatena.

In un’intervista con il The Observer, Reeves ammette di aver capito con il tempo il motivo della delusione: un sentimento che lui stesso provò all’età di 19 anni. All’epoca, racconta Keanu, di essersi sentito deluso quando «Il ritorno dello Jedi» non riuscì a eguagliare i primi due film della saga di «Star Wars»: «Mi chiedevo tipo: «Stanno davvero facendo questo e faranno quello?». E poi mi sono detto: «Oh no, oh no». Quindi capisco perfettamente. Conosco quell’esperienza come spettatore», ha dichiarato l’attore.

Con il quarto film, Keanu invita i fan a fidarsi della regista Lana Wachowski e ad esplorare la sua visione.