La star di Full Metal Jacket Matthew Modine ha un curriculum cinematografico di tutto rispetto, ma in carriera si è trovato a rifiutare alcuni importanti ruoli, tra cui due ‘filmoni’ come Top Gun e Wall Street. L’attore sessantunenne ha spiegato in un’intervista a Fox News i motivi che l’hanno spinto a non accettare quelle parti, affermando di non avere nessun rimpianto.

Per quanto riguarda Top Gun, Modine preferì di gran lunga dedicarsi ad un’altra pellicola che sarebbe uscita di lì a poco, Full Metal Jacket. Nel film di Kubrick, uscito nel giugno del 1987, Modine interpreta uno dei protagonista, il soldato Joker.

“Ho scelto Full Metal Jacket perché volevo raccontare una storia che riguardasse il comportamento umano e gli effetti della guerra sugli individui, sulla nostra giovinezza. In questo film capiamo come le cicatrici che le persone ricevono dalla guerra non sono sempre fisiche”. – ha spiegato Modine, aggiungendo poi di essere stato molto più attratto da quella storia rispetto a quella di un film come Top Gun:

“Ho pensato che fosse una storia molto più importante per me da raccontare rispetto ad una in cui si punta il dito contro i russi e li si evidenzia come i nemici cattivi. Erano comunque gli anni ottanta con Reagan presidente e c’erano tantissimi film che puntavano il dito contro i russi dicendo che erano i cattivi. Penso che sia troppo facile così. Io sono cresciuto nello Utah ma ho studiato a San Diego, e a scuola non mi hanno mai detto che i russi sono stati nostri alleati nella seconda Guerra Mondiale. Deve essere sfuggito ai libri di scuola che ho letto…”

 

Full Metal Jacket ha lasciato un’impronta indelebile sull’educazione cinematografica dell’attore: 

“Non potrei paragonare il lavoro di Full Metal Jacket con nessun altra esperienza fatta. Sono stato in Inghilterra per quasi due anni, lavorando con Stanley Kubrick, che è probabilmente uno dei più grandi registi che si siano mai messi dietro una cinepresa. Imparare da lui, ricevere la sua educazione cinematografica e ascoltare le storie della sua vita e di come è diventato un regista… non posso paragonare questa esperienza con nessun altro film a cui ho lavorato”.

In Wall Street

Parlando di Wall Street di Oliver Stone, invece, Modine ha detto che probabilmente avrebbe accettato se solo prima gli avessero fatto leggere lo script: 

“Volevo solo leggere la sceneggiatura. Oliver Stone è un mio amico. È un uomo incredibile, ma voleva che dicessi di sì al progetto quando ancora non aveva finito la sceneggiatura. Io avrei volevo leggere il copione, non volevo dire di sì a qualcosa che non sapevo cosa fosse. Quindi… probabilmente sarei stato nel film. Sarebbe stato fantastico, perché Michael Douglas è uno dei miei attori preferiti. E Oliver Stone è un talento incredibile. Sarebbe stato un vero piacere lavorare con loro”.

Matthew Modine nel 2019