Se dovessimo mettere sul podio un film capace di racchiudere alla massima potenza la magia degli anni ’80, ‘Navigator’ sarebbe senza alcun dubbio la scelta ideale. Fantascienza, avventura, amicizia e amore per la famiglia fanno da traino ad una storia che anche a distanza di 35 anni continua a commuovere e appassionare. 

Diretto nel 1986 da Randal Kleiser, il film racconta la storia del piccolo David Freeman, un bambino di 12 anni che, accidentalmente, viene trasportato alla velocità della luce sul pianeta alieno Phaelon. Riportato sulla Terra alla stessa velocità, David scopre che quelli che per lui sono stati solo una manciata di secondi, sulla Terra sono corrisposti a ben 8 anni. Su consenso della sua famiglia, viene portato in un centro di ricerche della NASA, dove si scopre che il suo cervello ha memorizzato delle mappe stellari accuratissime. David viene allora contattato mentalmente dalla stessa navicella, che richiede il suo aiuto: dopo l’incidente ha perso le mappe per ritornare a Phaelon e ha bisogno di recuperarle grazie a lui.

A vestire i panni del piccolo David c’è Joey Cramer, attore canadese su cui c’è davvero molto da raccontare. Dopo Navigator, infatti, Cramer è andato incontro ad un triste declino, che lo ha portato ad avere problemi con la droga e con la giustizia, a tal punto da venire arrestato per rapina a mano armata in una banca.
Con molta felicità, abbiamo appreso che oggi Joey è un uomo nuovo; dopo il carcere è riuscito a riprendere in mano la propria vita, a disintossicarsi e a realizzare una vera e propria redenzione. Scopriamone di più. 

La storia di Joey Cramer

Dopo Navigator, Joey Cramer non riuscì a trovare più alcun ruolo in altri film importanti, tanto che, sul finire degli anni ’90, decise di porre fine alla sua carriera da attore. Tornò a vivere in Canada e trovò lavoro come impiegato in un piccolo negozio di articoli sportivi. 

Un decennio più tardi, Cramer iniziò ad entrare in conflitto con le autorità legali. Nel 2008 è stato perseguito per il deposito incauto di una pistola, ricevendo una condanna a tre mesi di libertà vigilata; più tardi nello stesso anno è stato condannato per possesso di stupefacenti con l’intenzione di traffico illegale, ricevendo una pena detentiva di sei mesi. Nel 2010 è stato multato per consumo di alcol in un luogo pubblico e un anno dopo è stato condannato per comportamento minaccioso con un’arma e incarcerato per 30 giorni, oltre ad aver ricevuto un’altra condanna nello stesso anno per aver incassato assegni bancari falsi.

Nel maggio 2016 arriva l’episodio più grave: Cramer viene arrestato con l’accusa di rapina, avvenuta in una banca della Scotiabank, nella Columbia Britannica. Nel giugno del 2016 si è dichiarato colpevole delle accuse, al seguito delle quali, il 31 agosto 2016 è stato condannato a una pena detentiva di due anni, oltre a due anni di libertà vigilata, con l’obbligo di riabilitazione in un centro di trattamento per l’abuso di sostanze.

La rinascita

I due anni di carcere e la disintossicazione sono serviti a Cramer per diventare a tutti gli effetti un uomo nuovo. Oggi ha 47 anni e appare visibilmente molto più in forma, cosa che gli ha dato la spinta per partecipare a tanti eventi pubblici con i fan, da sempre legati a Navigator

“Per anni in prigione ho ricevuto un sacco di lettere fantastiche dai fan, gente che mi mandava disegni bellissimi” – ha raccontato Cramer – “Sono entrato in contatto con molte persone che hanno adorato questo film fin dall’infanzia e che ancora oggi risveglia in loro quel divertimento e quella felicità che spesso, quando si diventa adulti, finiamo per perdere.

A testimonianza della sua felice rinascita, Cramer ha preso parte ad un documentario sulla sua vita e sulla realizzazione di Navigator, intitolato Life After the Navigator. Entrato in produzione nel 2018, il film è uscito a novembre 2020 in blu-ray e su selezionati fornitori di streaming americani.

Qui l’emozionante trailer: