Oggi parliamo un pò di retrogame partendo da un articolo del TGCOM che ci ha rievocato bellissimi ricordi.

Negli anni ’90 i due colossi dei videogiochi hanno dato vita a uno degli scontri più appassionanti e accesi della storia dei videogiochi.  Prima, nella seconda metà degli anni ’80 e per il decennio successivo, sono state Sega e Nintendo a dare vita a uno scontro senza esclusione di colpi al posto della Sony contro la XBOX ora. 

Chi è nato o ha conosciuto i videogiochi nel nuovo secolo non può nemmeno supporre quale fosse il livello di aggressività che accese gli anni ’90, in particolar modo (se non unicamente) negli Stati Uniti. Là dove le pubblicità comparative erano non solo possibili, ma spesso protagoniste, i due giganti giapponesi dei videogiochi si sfidarono per il dominio del mercato. In Italia ricordiamo le pubblicità di Jerry Cala o quella di Roberto Mancini per la Sega durante Bim Bum Bam.




Il grande scontro iniziò con il NES. È considerato il sistema che ha risollevato l’industria del settore videoludico dopo la crisi dei videogiochi del 1983 soprattutto grazie al successo di titoli come Super Mario Bros.The Legend of ZeldaPunch-Out!!ExcitebikeMetroidNinja Gaiden e Castlevania, di livello qualitativo superiore a quello dei giochi di quel tempo. La console ha inoltre introdotto un modello lavorativo oggi adottato da tutti, ovvero quello di concedere a terze parti le licenze per lo sviluppo dei software.




Considerata una delle più importanti console della storia, il NES è stata la macchina da gioco più venduta della sua epoca, con 65 milioni di unità vendute in Giappone e 7 milioni negli USA. Nel 2009 il sito IGN l’ha definita la migliore console videoludica di tutti i tempi.




Poi fu la volta del SEGA MEGA DRIVE. Venne distribuita in Giappone il 29 ottobre 1988 e negli USA a partire dal 14 agosto 1989, mentre in Europa e in Brasile fu distribuita negli ultimi mesi del 1990. È stato il secondo sistema dotato di lettore CD-ROM, grazie alla distribuzione da parte della casa nipponica di un dispositivo esterno (il Sega Mega CD) che aggiungeva non solo una maggior capacità di memorizzazione ma anche potenza di calcolo al sistema, permettendo di avere velocità maggiori, grafica più accurata e, naturalmente, colonne sonore di qualità CD. In Italia era distribuito dalla Giochi Preziosi.

Nonostante la console fosse riuscita a ottenere un grande successo in Nord America, Europa e Brasile, in Giappone non riuscì a stare al passo con altre due console concorrenti, ovvero il TurboGrafx-16 della NEC Corporation e il Super Nintendo Entertainment System della Nintendo.

Poi il rilancio con il Super Nintendo. Durante il suo ciclo di vita lo SNES ebbe un successo globale e divenne ben presto la console più venduta e diffusa dell’epoca dei 16 bit, nonostante un inizio a rilento dovuto alla popolarità del Sega Mega Drive, macchina con la quale competé per buona parte della sua storia. La console rimase popolare anche durante l’epoca dei 32-bit, grazie a una nutrita schiera di appassionati, collezionisti, e produttori di videogiochi homebrew. 




Poi il Sega Saturn e il Nintendo 64…poi la fine. La storia avrebbe regolato i conti con esagerata crudeltà: terrorizzata all’idea di abbandonare la sua gallina dalle uova d’oro, il Genesis/Mega Drive e confusa da una lotta interna tra le sedi giapponesi e statunitensi, Sega avrebbe fallito tutti i “colpi” successivi, ritirandosi dal mercato dell’hardware nel 2001. E, a quel punto, avvicinandosi idealmente ai nemici di un tempo, facendo spesso delle console di Nintendo la nuova patria per la serie di Sonic. Non per nulla è proprio su Switch che Sonic Mania, disponibile anche per PlayStation 4, Xbox One e PC, ha fatto registrare le vendite migliori. Dopo una guerra tanto selvaggia, era rimasto il rispetto e l’onore per l’avversario. Da una parte e dall’altra.