Antonella Elia è stata intervistata dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera e sulla sua vita privata. Ecco un estratto su Non è la Rai:

Arrivò a «Non è la Rai», ma era «vecchia».

«Avevo 27 anni, le altre ragazze 15-16. Stavo facendo un programma con Jocelyn e mi hanno tolto a metà dalla sua trasmissione per andare a Non è la Rai. Jocelyn non la prese benissimo, se la legò al dito… Boncompagni mi scelse perché lo facevo ridere».

Come visse quell’anno di popolarità accesa, violenta?

«Io la popolarità l’ho sempre vissuta un po’ male, non ho mai pensato che fosse una figata, anzi mi innervosiva questo marasma di ragazzini in delirio che ci aspettavano fuori dagli studi. Facevo anche tante serate in discoteca, ma mi sentivo strana ad andare in un locale a firmare autografi ed essere pagata per questo. Mi chiedevo: ma come è possibile? Vado lì, non faccio niente per un’ora, e mi pagano».

Antonella Elia: “Alla fine mi trovo bene a fare la scema, sono fuori dal mondo. La lite con Aida Yespica? Lei era il doppio di me, mi poteva sbriciolare!”

Quanto la pagavano?

«Tantissimo, anche cinque milioni, o forse quattro. Cifre esorbitanti… Ero piccola, avevo 27 anni e lei dirà, mica tanto piccola, ma io ho avuto uno sviluppo non regolare, ho sempre avuto 20 anni di meno dell’età biologica. Ero sovrastata da tutta questa popolarità, mi destabilizzava. Ti fai delle domande: ma veramente merito, valgo tutto questo? La stessa follia mi accadde dopo la prima Isola dei famosi: i paparazzi e le persone comuni mi inseguivano».

fonte CORRIERE