Adriano Panatta è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera e ha parlato di Sinner. Ecco un estratto:

Dal cemento americano alla terra europea. La transizione è difficile?

«La terra rossa è materia viva: subisce il vento, la pioggia, l’umidità, le temperature; le palle, di conseguenza, cambiano durante la partita. È più complicata da capire, rallenta il gioco, non ti dà un rimbalzo uguale all’altro… E poi stanca: dopo cinque set sul rosso sei morto, finito».

L’impressione è che re Djokovic abbia i giorni contati.

«Intanto godiamoci Sinner n.2, che scavalca Nicola: Pietrangeli è stato n.3 quando la classifica se la faceva lui! Quando Borg vinceva tanto, io e Nastase scherzavamo dicendo che era figlio del diavolo (è nato il 6/6/56). Djokovic ha perso il suo vantaggio: Sinner e Alcaraz sono cresciuti, non sono più ragazzi. Dice che vuole l’Olimpiade, il serbo: okay ma quanto ancora potrà andare avanti a giocare contro questi giovani fortissimi? Non lo vedo bene…».

«Io dico che Jannik Sinner è un alieno. Scherzo, eh, ma nemmeno troppo».