Dopo avervi riportato un estratto dell’intervista fatta da TVOne’s Uncensored a Jaleel White nel quale l’attore ripercorreva i suoi rapporti con il suo mentore Bill Cosby (potete leggere l’articolo QUA), ecco un’altra parte interessante di intervista, stavolta dedicata alla sua esperienza nella celebre sitcom Otto sotto un tetto.

Nella serie Jaleel White interpreta Steve Urkel, personaggio diventato tra i più iconici di sempre. Come noto inizialmente Steve aveva un ruolo secondario, da semplice vicino di casa, ma piano piano venne fatto diventare il vero protagonista della serie, tanto che a causa della sua sempre maggior presenza sullo schermo, i produttori si videro costretti, per ragioni di budget, a ridurre le parti degli altri personaggi (la povera Judy Winslow venne completamente eliminata a partire dalla quarta stagione, ad esempio). 

Proprio di questo ‘imponente’ ingresso nel cast, White ha parlato nell’intervista:

“Non mi resi conto che stavo pestando i piedi a qualcuno e che mi stavo prendendo tutta la gloria. È molto importante che io dica questo: non sono stato accolto molto bene nel cast, ok?”

Inizialmente White era stato scritturato per un semplice guest role ma, come racconta lui stesso, l’accoglienza nei suoi confronti durante la prima lettura del copione fu così buona che poco dopo venne assunto per l’intera stagione. Avrebbe poi continuato ad apparire nello show fino alla sua conclusione nel 1997.

Nella serie c’erano “tre adulti” come li chiama White, riferendosi a Jo Marie Payton, Reginald VelJohnson e Telma Hopkins – “che non hanno visto di buon occhio il suo approccio allo show”. L’attore ha ricordato quando ha interpretato per la prima volta la cugina di Steve, Myrtle Urkel, e di come Jo Marie Payton e VelJohnson recepirono la cosa molto sensibilmente, non contenti all’idea che un uomo nero si vestisse in quel modo, con vestiti da donna.

White ha anche notato che Kellie Shanygne Williams (Laura Winslow), Darius McCrary (Eddie Winslow) e Jaimee Foxworth (Judy Winslow) ebbero problemi con lui sul set, “ma più per quello che sentivano dire dagli adulti.” Ora non ha alcun problema con i suoi ex membri del cast, ci tiene a specificare. 

“Era quello che era” – spiega – “Sapevano più di me sul business, a quell’età. Avevano capito come la dinamica stava cambiando. Ma penso che a volte meritino credito per aver contribuito a favorire un ambiente più armonioso nella terza stagione, nella quarta e nella quinta. E siamo diventati davvero una famiglia”.

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