Fabiola Palese, la ex fidanzata di Paolo Calissano che lo ha trovato senza vita nell’appartamento in cui viveva a Roma è convinta che non si sa trattato di suicidio. “Non si è suicidato, non era da lui – spiega -. Credo che non abbia retto a tutti i farmaci che prendeva per via della sua depressione. Aspettava un’altra chance”. E aggiunge: “Il mondo dello spettacolo gli aveva voltato le spalle, ma lui voleva un’occasione di riscatto che nessuno gli ha concesso”. 

“Era depresso, non usciva quasi più” – Quando è entrata nell’appartamento dell’ex fidanzato, attorno al corpo senza vita c’erano i farmaci che prendeva per curare la depressione. Nell’intervista rilasciata al Messaggero, la donna spiega: “La serratura non aveva le mandate inserite. In quella casa entravamo solo io e il domestico, ma lo verificheranno le indagini. Lui ormai non usciva quasi più, si era lasciato andare e forse era tornato a prendere le benzodiazepine in dosi massicce per dormire”. 

Sull’ipotesi del suicidio Fabiola ribadisce di essere convinta che non sia quella la verità e chiarisce: “Ne ha vissute tante e si è sempre rialzato. In queste ultime settimane era andato molto giù e le feste di Natale lo angosciavano amplificando la sua solitudine. Io penso che abbia fatto qualche pasticcio con i medicinali, un bombardamento di psicofarmaci, ma non per togliersi la vita”. La donna esclude anche che dietro la morte di Calissano ci sia la droga.