Leonardo Pieraccioni è stato intervistato qualche tempo fa a Storie su Sky dove ha ricordato gli inizi della sua carriera, ecco un estratto:

Una volta in autogrill c’era la possibilità di fare il biglietto da visita e io scrissi ‘Leonardo Pieraccioniprovinista professionista’. Ne avrò fatti una sessantina e non mi prendevano mai. L’unica che intuì che ci potesse essere qualcosa fu Raffaella Carrà che poi mi prese per fare ‘Fantastico’

Pieraccioni: “I Laureati 2? Sarebbe curioso, dopo 30 anni, vedere che fine hanno fatto i personaggi! Vedremo…”

Una chiacchierata che parte da lontano, a casa Pieraccioni, nel centro di Firenze dove “sono cresciuto con un problema, che è quello dell’umorismo e della risata. Sentivo ridere tanto in casa mia. Io sono cresciuto dentro quella poetica superficialità. Vorrei sempre rivivere i miei primi 14 anni”. Un’esuberanza che anche a scuola, era difficile da contenere, dato che “in realtà i miei compagni di classe erano il mio primo pubblico e anche la professoressa rideva sotto i baffi, anche se poi era costretta a mettermi 4” – scherza.