Nel giorno del suo 85esimo compleanno, Pippo Baudo in una lunga intervista a “La Nazione” ripercorre la sua carriera, iniziata a soli 23 anni, ed esprime opinioni, non proprio carine, nei confronti della tv di oggi. A partire dai suoi colleghi presentatori. Quello più bersagliato? Paolo Bonolis:

“Paolo Bonolis è bravissimo, è colto, spiritoso, intelligente. Ma non si vergogna a fare tutti gli anni Avanti un altro? Ma sforzati, inventa qualcosa di nuovo. E poi tutta quella volgarità… alla volgarità ricorre chi non è bravo. La tv di oggi è fatta solo di fotocopie.”

Dopo 60 anni di carriera, il nostro Baudo nazionale non ha pudore nell’esprimere opinioni molto pungenti. La sua critica è rivolta soprattutto alla ripetitività di certi format. Non passa indenne a questa osservazione nemmeno Carlo Conti:

“Mi limito a guardare, e purtroppo vedo sempre le stesse cose, un format ripetuto 7, 8 volte. Leggo che Carlo Conti torna con Tale e Quale, ma è possibile? Ancora? E’ tremendo“

Baudo ha anche parlato del suo grande errore di andare a Mediaset (allora si chiamava ancora Fininvest):

“Sono grato a Berlusconi che mi offrì un contratto così incredibile che fece arrabbiare anche Mike. Feci Festival con Lorella Cuccarini e Gaspare e Zuzzurro. Fu un enorme successo, ma avevo nostalgia della Rai. Ogni volta che finiva una puntata, pensavo: alla Rai è un’altra cosa. Parlai con Berlusconi e gli chiesi di lasciarmi andare. Lui capì il mio stato d’animo e acconsentì. “Ma devi pagare una penale“, mi disse. Pretese il palazzetto che avevo comprato al Palatino. E glielo diedi, compreso il bar che stava al piano terra. Ma il brutto fu che la Rai non mi cercava. Passavo le giornate accanto al telefono – un telefono verde, ricordo – chiedendogli: quando squilli? Se mi chiamava qualcun altro, chiudevo in fretta la comunicazione, avevo il terrore che mi cercassero dalla Rai e non mi trovassero. Biagio Agnes, potentissimo direttore Rai, aveva sentenziato: “Pippo Baudo non tornerà mai più“”.

Invece la richiamarono.

“Sa come andò? Per la ricorrenza dei Morti Biagio Agnes tornò al suo paese, Serino. Mentre depositava i fiori sulla tomba dei genitori, gli si avvicinò una donna che gli disse: “A’ da torna’ Pippo Baudo, sennò muori“. Così lui mi chiamò e mi chiese se avevo qualche parente a Serino. Gli risposi che non sapevo nemmeno dell’esistenza di quel paese. Allora mi disse: “siccome non voglio morire, torna alla Rai“. Quando gli feci vedere la copia del contratto con Berlusconi, rimase trasecolato. “Hai rinunciato a tutti questi soldi?“, mi chiese. “L’ho fatto per amore“, gli risposi. Ricominciai con Serata d’onore su Raidue, che ebbe un successo straordinario. Adriano Celentano, che mi aveva promesso di venire in trasmissione appena fossi rientrato in Rai, venne, e venne gratis. Come ospite avemmo anche Carla Fracci, con Gino Landi ci divertimmo a farle fare ciò che non aveva mai fatto: ballò il cancan”.