Ospite a “Uno Weekend”, Mauro Coruzzi in arte Platinette, ha raccontato il suo percorso di dimagrimento affrontato durante il lockdown, quando, a differenza di quello che è successo a molti italiani ha deciso di perdere peso:

“Essendo io uno che ha dei problemi alimentari, sono dimagrito. Ho fatto prima un percorso di natura analitica, poi alimentare, con una motivante e meravigliosa dottoressa, che mi ha fatto capire che se volevo lavorare ancora dovevo perdere peso. Ero arrivato a pesare 180 chilogrammi e riuscivo con difficoltà a fare un passo dopo l’altro, dovendomi fermare ogni 5-10 minuti. Insomma, non ce la facevo più a fare questo lavoro, che prevede spostamenti e trasferte in continuazione”

Come aveva raccontato anche a “I Lunatici”, tutto è partito da un cambio sostanziale di stile di vita, anche se Coruzzi non nega di avere sempre la passione per il cibo a domicilio:

“Sostanzialmente non è cambiato nulla. Ancora ricorro al servizio del cibo a domicilio. Ci sono persone che ti portano il cibo a casa h24. E’ cambiata la disposizione di una testa bacata che tale rimane nei confronti del cibo. Adesso ho deciso di sopravvivere a me stesso, da un po’ di mesi a questa parte. Ho calcolato gli anni che avevo davanti a me da vivere, meglio vivere sopravvivendo a se stessi che morire con un panino in gola”.

Con diversi kg in meno, per Platinette, la vita è decisamente più facile:

“Ho pensato che gli anni che mi rimangono da vivere possono essere migliori se posso lavorare, vivere, camminare venti metri senza fermarmi con il fiatone. Col corpo che avevo prima non potevo permettermi di fare più niente, se non stare su una sedia o al computer e magari farmi alimentare da un sondino”.