Il film

Poveri ma ricchi uscì nel 2016 diretto da Fausto Brizzi. Il film è liberamente tratto dall’originale francese Les Tuche (2011). Il film ha incassato 7272904 €, vincendo la competizione di Natale con i concorrenti film italiani.

A seguito del successo, è stato girato un secondo film, intitolato Poveri ma ricchissimi. Gli sceneggiatori sono Fausto Brizzi, Marco Martani e Luca Vecchi. Il film è diverso dall’originale sequel francese. La colonna sonora è stata curata dal gruppo musicale italiano Thegiornalisti. 

La trama

La famiglia Tucci di Torresecca, paesino della campagna romana, è composta dall’impiegato caseario Danilo e dalla casalinga Loredana, i loro figli, la commessa influencer adolescente Tamara e lo studioso bambino Kevi (senza la “n” finale per ignoranza del padre), lo zio botanico Marcello e la nonna pensionata e vedova Nicoletta. Nonostante la situazione economica tutt’altro che florida, essi sono una famiglia allegra e unita che vive serenamente, gustandosi quotidianamente una gran quantità supplì, cucinati da Danilo e Loredana.

Un giorno Loredana vince alla lotteria cento milioni di euro, e tutta la famiglia decide di godersi la vincita senza farne parola con nessuno, per evitare che tutto il paese venga da loro a chiedere soldi. Tuttavia ben presto il segreto viene svelato e tutta la famiglia Tucci decide di emigrare a Milano per iniziare una nuova vita…

Anna Mazzauro


Qualche anno dopo l’uscita del film, è uscita una notizia sconvolgente legata alla produzione: si tratta va di un’aggressione ai danni di Anna Mazzamauro, l’indimenticabile ex signorina Silvani della saga di Fantozzi che nelle due commedie dirette da Brizzi interpretava nonna Nicoletta, la vegliarda di casa Tucci.

Così lo svelò a IlMessaggero nel 2017 la stessa Mazzamauro:

Quando sono stata picchiata sul set, sono stata zitta. Per paura. Capisco il terrore che una donna può provare. Sì, anche io che sembro sempre così forte e spavalda. È accaduto poco più di un anno fa. Ero sul set di Poveri ma ricchi. Stavamo girando e io sarei dovuta entrare in scena mentre gli altri erano tutti insieme ad esultare. Chiesi a Brizzi quale sarebbe stato il mio momento. Mi rispose che, stando dietro la porta, l’avrei capito da sola. Così, tranquillamente mi misi ad aspettare. Una volta entrata in scena ho detto la mia battuta. Si è sovrapposta a quella di un attore. Che, senza dire nulla, mi ha strattonata e picchiata sull’orecchio. Mi è stato lacerato il menisco dell’orecchio e, da allora, quando sono in casa e non devo recitare sono costretta a portare il bite, una sorta di apparecchio in bocca. Non ho mai fatto e non farò mai nomi precisi.
Brizzi mi è stato molto vicino. I rappresentanti della produzione mi hanno pregato di non far uscire la notizia per non danneggiare il film. Ero umiliata e triste. Sono andata all’ospedale. Alla fine delle riprese lui è venuto da me per ripetere che non ce l’aveva con me, che gli dovevo credere. E, se non gli avessi creduto, avrebbe mandato amici suoi a convincermi.

Continua:

Per il sequel ho chiesto che il mio nome diventasse più grande sui manifesti e ho preteso un aumento. Credevo mi dicessero di no. E invece mi hanno detto sì. Il lavoro è lavoro, ho accettato. Ma ho fatto male. È stato difficile tornare sul set e lavorare con quell’attore con il quale non ho più scambiato una parola. Ho sempre pianto durante le riprese. Per fortuna Christian mi consolava“.