Ripercorriamo la carriera del grande compositore morto la scorsa notte che ci ha lasciato delle opere importanti come Children. Tramite Wikipedia e altre fonti scopriamo che Robert Miles, pseudonimo di Roberto Concina nasce in Svizzera dagli emigrati italiani Antonietta Lauro e Albino Concina i quali poi fanno ritorno in Italia stabilendosi nella piccola cittadina di Fagagna, in Friuli, dove Roberto incomincia a suonare il pianoforte.

All’età di 17 anni abbandona gli studi di tecnico elettronico per dedicarsi alla musica. Grazie alle sue conoscenze acquisite nel periodo di studi, crea una stazione radio amatoriale, esordendo allo stesso tempo come dj con il suo primo pseudonimo Roberto Milani. Dopo aver intrapreso la carriera di dj presso alcuni club italiani si trasferisce prima a Raggiunge fama mondiale nel 1996 con il singolo Children: il brano, scritto e pubblicato nella versione originale nel 1994 e riarrangiato nel 1995, è uno dei maggiori successi trance, oltre ad essere il singolo strumentale che ha venduto più copie nel 1996. Uscito in Italia nell’autunno del 1995, diventa un successo internazionale nell’estate del 1996. L’album Dreamland ottiene molteplici dischi di platino e d’oro in varie nazioni, mentre il singolo Children vende più di 5.000.000 di copie e viene utilizzato come sigla della trasmissione televisiva estiva Festivalbar in alternanza al singolo Fable, il jingle mandato in onda anche per gli stacchi pubblicitariNel corso del 1997 pubblica il suo secondo album: 23am. Nel frattempo vince un Brit Award e un World Music Award, anche grazie all’attività come compositore per TV e cinema. È l’unico artista italiano ad aver vinto un Brit Award come Best International New Comer.

All’inizio del 2000 dà vita alla Salt Records (suitably:alternative), la sua etichetta indipendente, con cui pubblica Organik e Miles Gurtu, lontani dal genere che lo ha reso celebre.

Nel 2011 pubblica Thirteen collaborando con Robert Fripp e Dave Okumu.Ha lavorato con musicisti come Bill Laswell, Robert Fripp, Trilok Gurtu, Nitin Sawhney, Jon Thorne e Dave Okumu.