Ospite di FightGently Talks, Valentina Baggio parla del rapporto con Roberto Baggio e di come si siano conosciuti veramente solo quando si sono trovati costretti a convivere nella stessa casa a causa della pandemia:

“Siamo diventati amici negli anni della pandemia. Capisco che non siano stati anni facili, ma posso dire che sono stati gli più belli della mia vita. Sono tornata a casa, i miei genitori mi hanno conosciuto da adulta. Ho passato molto più tempo con i miei genitori, ho giocato a carte con mio padre per ore”.

Spesso lontano da casa, Valentina senza molti giri di parole confida di essere cresciuta senza la presenza del papà:

“Mio padre non poteva essere molto presente nella mia vita, una cosa che mi faceva soffrire perché le mie amiche andavano in giro la domenica con il loro papà io invece lo vedevo raramente. Era più facile che lo vedessi allo stadio, perché a casa c’era davvero poco. Stavo tanto con mia madre e mio fratello. Non è stato facile, all’inizio dei miei 20 anni non ero riuscita a darmi una risposta al perché io fossi cresciuta senza un papà, non avevamo avuto tempo di conoscerci”.

Un cognome importante il suo, ma anche ingombrante soprattutto in passato:

“Quando ero piccola io diventavo amica dei ragazzi e meno delle ragazze perché loro erano interessati a sapere di mio padre, volevano gli autografi e io volevo giocare a calcio con loro. Per tutti ero la figlia di Baggio, ma mi dicevo: ‘Provate a conoscermi. Lui è lui, io sono io, sono una ragazza normale’. C’è stato un periodo della vita in cui chiedevo se fosse possibile cambiare cognome”