Rocco Siffredi si è raccontato in una lunga intervista al BSMT di Gianluca Gazzoli in occasione dell’uscita della serie Supersex su Netflix. Rocco si è soffermato molto sul suo rapporto con la moglie, Rosza Tacci con la quale è riuscito a trovare la serenità da oltre 30 anni. Un matrimonio solido e duraturo che ha affrontato alcuni momenti di alti e bassi, ma Rocco e Rozsa hanno dato vita ad una famiglia straordinaria e lui ne è convinto: «I 30 anni con mia moglie sono il traguardo di cui sono più fiero». 

La sessualità tra moglie e marito non è sempre stato idilliaco, soprattutto all’inizio della loro relazione e, con grande sorpresa, il più geloso tra i due è proprio Rocco Siffredi.

 «A me piace trovare la chiave per capire ogni donna e cercare di portarle al piacere reale e non al fake orgasm come fanno le attrici americane. Come fare a scindere l’attore e la persona? Il lavoro più grande che ho fatto è stato quello di scindere Rocco Siffredi e Rocco Tano. Quando tornavo a casa, mia moglie sapeva quando facevo sesso con altre persone e lei pensava sempre “Ma io ti basto ancora?”. Non ne abbiamo mai parlato, ma sapevo che lo pensava, c’erano i sottotitoli. Tra me e lei c’è una modalità particolare, affinata con il tempo: dopo aver fatto la performance sul set, una volta tornato a casa non riuscivo a baciare né abbracciare mia moglie perché sentivo di non meritarla, ero in imbarazzo.

Aspettavo sempre un po’, poi, dopo un’ora o meno, ci si abbracciava e tutto tornava magico. Ogni volta che io giravo, lei lo sapeva, lo capiva dallo sguardo. Non voglio trattare mia moglie come durante le riprese. Le prime volte che facevamo l’amore io facevo 10 posizioni in 10 minuti e ad un certo punto lei mi prendeva per le spalle e mi guardava dicendomi: “Ma che stai facendo? Facciamo l’amore, tranquillo. Non devi fare nient’altro se non stare con me”. Da quel momento ci siamo amalgamati completamente».

Il più geloso tra i due? Con grande sorpresa è proprio lui, Rocco Siffredi: «Tra i due sono io quello che faceva le scenate di gelosia!»