In onda tra poco ecco le curiosità di uno dei migliori capitoli di Rocky.

Il film è stato girato nelle zone montane del Nord America, in quanto le tensioni tra USA e URSS erano al loro culmine: il Wyoming è stato usato come ambientazione per la distesa ghiacciata dell’Unione Sovietica, la piccola fattoria luogo degli allenamenti di Rocky si trova nella valle di Jackson Hole, il Grand Teton National Park è stato utilizzato per le riprese di molte delle sequenze all’aperto mentre infine il PNE Agrodome di Hastings Park a Vancouver è servito come luogo dell’incontro finale.

 

Furono fatte audizioni a più di ottomila persone per il ruolo di Ivan Drago. Stallone ha dichiarato che le prime scene dell’incontro tra lui e Dolph Lundgren sono veriste: Stallone chiese a Lundgren di colpirlo seriamente per rendere il tutto più credibile e Lundgren gli inferse un duro colpo al torace; a seguito di questo evento, Stallone fu ricoverato per otto giorni in terapia intensiva. Al termine della convalescenza Stallone ha dichiarato che secondo lui Lundgren avrebbe avuto le capacità atletiche e il talento per combattere come professionista nei pesi massimi della boxe. Rocky IV è uno dei pochi film di sport che applica effetti sonori genuini e colpi reali.

Durante le riprese Carl Weathers e Lundgren ebbero dei litigi in quanto quest’ultimo aveva esagerato con i colpi durante una delle scene del film, sbattendo l’avversario contro l’angolo del ring: Weathers decise di rinunciare al film e minacciò di chiamare il suo agente, ma poi Stallone riuscì a far conciliare i due attori. L’evento causò l’interruzione delle riprese per quattro giorni.

Dopo due settimane che Stallone si allenava tirando la slitta col corpo per le scene dell’allenamento sentì un dolore al petto: i medici che lo esaminarono riscontrarono una contusione ad un muscolo cardiaco e l’attore dovette prendersi una pausa di dieci giorni prima di riprendere a girare.

 

Il robot di Paulie esisteva veramente negli anni ottanta ed era stato creato dalla società CEO di Robert Doornick; inoltre, come confermato da Roger Ebert, il robot possedeva davvero un’intelligenza artificiale.

Il film vuole essere un confronto tra USA e URSS: la libertà, il sogno americano, in contrasto con l’oppressione e la dittatura sovietica. A testimonianza di ciò, le caratterizzazioni e gli atteggiamenti dei vari personaggi, che nel caso dei russi divengono alquanto “robotici”. Proprio da questo, muove un altro tema centrale della pellicola: il confronto tra macchine e uomini. Le macchine tecnologiche utilizzate negli allenamenti di Drago (in contrasto con gli allenamenti rudimentali di Rocky) e il robot di Paulie ne sono un esempio.

Il film, a seconda del paese di proiezione, ha avuto una censura più o meno “severa”: è stato vietato ai minori di 12 anni in Islanda, Portogallo, e Corea del Sud; minori di 13 in Argentina; 14 in Brasile; 15 in Norvegia e in Svezia; 16 in Finlandia e in Germania Ovest; 18 in Spagna. Nel Québec è stato valutato G (General Audience), ovvero adatto per tutti, come in Italia (T), e in Messico (A). In Australia per la visione della pellicola da parte di minori di 15 anni è raccomandata la presenza dei genitori, mentre a Singapore, Regno Unito, e Stati Uniti d’America la visione del film da parte dei bambini è consigliata con la presenza di un adulto.

L’edizione italiana del film è stata diretta da Luciano De Ambrosis, che inizialmente non sapeva come adattare in italiano la frase «I must break you!» («Io devo romperti») con accento russo. Fu il doppiatore Renato Mori (voce di Tony “Duke” Evers nel film) a suggerire di inserire una “i”, da cui risultò il famoso «Io ti spiezzo in due!».In questo film Carl Weathers nella parte di Apollo Creed non è più doppiato da Vittorio Di Prima, che aveva sostituito il primo doppiatore di Apollo Elio Zamuto, bensì da Michele Gammino.

 

Il film è stato il più proficuo della serie in patria con un incasso globale di 127,8 milioni di dollari, seguito solo dal capitolo precedente con 125 milioni. Globalmente ha incassato 300 milioni di dollari, divenendo il film sportivo più proficuo fino al 2009, superato da The Blind Side. Il film ha avuto uno scarso incasso ai botteghini del Blocco orientale. In Russia fu distribuito solo nei primi anni novanta, essendo di ispirazione alquanto “reaganiana”.

In Italia fu il secondo film per incassi della stagione 1985-86, dietro un altro film con Stallone, Rambo 2 – La vendetta.

Dolph Lundgren ha ricevuto moltissime critiche positive per il ruolo di Ivan Drago. Ha vinto il trofeo Marshall per il miglior attore al Festival di Cinema Napierville. Rocky IV ha vinto anche il Golden Screen Award in Germania.

Il sito Rotten Tomatoes ha riportato che il 44% delle recensioni professionali ha dato un giudizio positivo sul film