Ospite di Silvia Toffanin nel salotto di “Verissimo”, insieme al figlio maggiore Yari Carrisi, Romina Power si è raccontati, affrontando anche un doloroso argomento, la scomparsa di Ylenia, avvenuta nel gennaio del 1994, mentre si trovava a New Orleans:

“Cerco di non soffermarmi sulla nostalgia del passato e di vivere nel presente. Facendo un trasloco, ho trovato tante cose di Ylenia, sto scoprendo quello che avevamo in comune. A volte ci vogliono quei momenti lì per scoprire veramente l’essenza di una persona, perché nella vita siamo presi ogni giorno dalle cose quotidiane ma quando ti soffermi un attimo, puoi veramente avere delle percezioni diverse”.

Yari della sorella racconta:

“Lei era la mia bussola. Era l’unica che capiva veramente quello che avevo passato. Aveva voglia di esplorare, una bellezza e un grande coraggio. È stato difficile perché non solo ho perso una sorella ma anche un modello. Ho perso il mio faro”.

Yari era in Sud America quel Natale del ’93 la sentì al telefono ma non le disse nulla perché desiderava farle una sorpresa:

“Ho fatto la qualsiasi per arrivare da lei, ma quando sono arrivato una signora mi aveva detto che era appena partita. Ci siamo persi per 24 ore. Fino al 2020 pensavo che fosse da qualche parte, in giro. Poi sono andato a New Orleans, ho ripercorso i suoi passi, ho parlato con delle persone coinvolte all’epoca e ho capito che forse, insomma. Ormai mi sono anestetizzato al dolore, mai primi anni io segretamente pensavo che lei stesse facendo un viaggio incredibile, che fosse diventata una sciamana“

A questo punto la Power interviene tagliente:

“Io non credo alla polizia e non credo sia sbadata, troppe ragazze spariscono in quella città“.