Intervistata dal “Corriere della sera”, Rossella Brescia ricorda il suo arrivo a Milano dalla Puglia e il grande amore per la danza:

“Una scena alla Totò e Peppino: è primavera inoltrata ma io ci metto piede imbacuccata come per salire in montagna. Mi avevano detto: “Vai a Milano?! Guarda che fa freddo”. Morale: gli altri in giacchino e io bardatissima. Guardavo la televisione, Alessandra Ferri ballava un passo a due. Mi sono detta: io voglio fare questo. Solo che abitavo a Martina Franca e lì non c’erano scuole civiche dedicate alla danza a cui potessi iscrivermi. Ho rotto le scatole a casa finché non mi hanno portato a un corso privato”.

L’ex ballerina racconta, inoltre, il suo disagio fisico per ballerine diverse da lei, fino a quando è arrivata la televisione:

“Studiavo danza classica ma ero un po’ troppo formosetta. Le altre erano diafane, magrissime, io non ero come loro. Mi sentivo a disagio. Era un disagio soprattutto mio, ma c’era eccome. Per ballare in televisione invece le forme non erano un problema e dunque ho iniziato a fare provini. Dopo Buona Domenica è arrivato Amici. Maria De Filippi è una persona tra le più squisite del mondo dello spettacolo: io ero solo una ballerina, lei il perno del programma eppure si metteva alla pari, è gentile, alla mano”.